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L’Appennino Bolognese, dalla Rocchetta Mattei al Parco dei Laghi

Cultura, storia, arte e tradizione enogastronomica, ma anche attività outdoor in cornici naturalistiche di rara bellezza, questo è l’Appennino Bolognese.

grizzana morandi

 

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Avventurarsi per l’Appennino Bolognese vuol dire attraversare itinerari e percorsi caratterizzati da una natura incontaminata, esplorare borghi pieni di storia ed assaporare l’enogastronomia autentica della tradizione di montagna.

In questa zona che segna il confine tra Bologna e la Toscana, si innesta un labirinto di tesori che meritano di essere scoperti all’insegna di un turismo slow e consapevole, a piedi, in bici o anche in treno.

Seguendo come direttrice il fiume Reno, si sviluppa un percorso conduce tra le bellezze artistiche di Vergato e Riola in cui l’architettura contemporanea della Chiesa di Santa Maria Assunta si fonde con il fascino senza tempo di borghi come La Scola.

Ma basta spostare di poco lo sguardo per ritrovarsi immersi nelle atmosfere fiabesche della Rocchetta Mattei, edificio di grande pregio artistico suggestione, incastonato tra i fianchi gentili delle alture dell’Appennino.

Due lucenti specchi d’acqua risaltano tra le montagne dell’Appennino nel suggestivo contesto del Parco dei Laghi. Sono i laghi di Suviana e Brasimone che, grazie alla fitta rete di itinerari trekking e percorsi cicloturistici da cui sono circondati, rappresentano un vero e proprio paradiso per l’outdoor.

Inoltre, la loro naturale vocazione, le rende mete ideali per lo svolgimento di sport acquatici dalla canoa, al sup, fino ai pedalò, a bordo dei quali è possibile esplorare l’intera superficie dei due laghi.

Questa meravigliosa cornice di biodiversità racchiude al suo interno un caleidoscopio di piccoli borghi, il cui fascino è riuscito a conservarsi inalterato nonostante lo scorrere del tempo.

Dar voce a questi luoghi significa scavare nell’identità del territorio, riportando alla luce edifici, pievi, chiese, testimonianza non solo del passaggio di popoli ma anche delle attività e del modo di vivere in Appennino.

Castel di Casio con le sue tipiche case-torri, o ancora Camugnano attraversata dalla Via della Lana e della Seta, un tempo via di scambi commerciali e oggi itinerario che unisce ogni anno numerosi camminatori, l’Appennino Bolognese è davvero una scoperta continua.

E lì, dove l’Emilia Romagna cede il passo alla Toscana, ecco Castiglione dei Pepoli

Tra arte, storia e luoghi di fede, come il suggestivo Santuario della Madonna di Boccadirio, Castiglione è una località molto apprezzata anche dai palati più golosi grazie ad una cucina che fonde le tradizioni interregionali.

Castagneti, faggi secolari, e una biodiversità faunistica senza eguali caratterizzano il territorio attorno a San Benedetto Val di Sambro, borgo attraversato dalla Via degli Dei che, grazie ad un progetto radicale di riqualificazione, è una fonte di grande attrattiva per tutti i camminatori.

In bicicletta o a piedi, esplorare l’Appennino è un’esperienza unica. Un fil rouge fatto di bellezza e storia unisce tutte le località che ne fanno parte e che riescono comunque a mantenere una loro identità ben definita.

Un’istantanea con vista su questo meraviglioso territorio è quella che potrete scattare a Monzuno, tappa di arrivo del nostro percorso.

Dalle alture del Monte Venere, la visuale che si aprirà davanti ai vostri occhi sarà la degna conclusione di un viaggio che avrà appagato tutti i vostri sensi.

Cultura, storia, arte e tradizione enogastronomica, ma anche attività outdoor in cornici naturalistiche di rara bellezza, questo è l’Appennino Bolognese. A voi scoprire il resto!