Partiti con le loro bici, tenuta ciclistica gialla e blu, dal cuore del centro storico di Bologna, davanti alla fontana del Nettuno, per raggiungere la meta suggestiva di Capo Nord. È l’impresa iniziata il 21 maggio 2022 da Ciclozenith, un gruppo di ciclisti bolognesi, con l’obiettivo di portare in giro per l’Europa un messaggio di pace. Sullo sfondo di questa avventura ciclo-turistica, c’è la guerra in Ucraina scoppiata tre mesi e mezzo fa e l’auspicio di arrivare a destinazione, al capo estremo del continente, il prossimo 21 luglio, chissà, con la pace più vicina.
I ciclisti del gruppo Ciclozenith impegnati nell’avventura di Capo Nord
I protagonisti del viaggio sono i componenti del gruppo ciclistico amatoriale bolognese Ciclozenith, partiti da Bologna in 32 e 10 di loro sono donne. Durante il lungo percorso, la composizione della squadra di viaggiatori subirà cambiamenti con un passaggio di testimone fra chi entra e chi esce. Soltanto alcuni ciclisti toccheranno la meta finale, ma porteranno con loro lo spirito e l’energia di tutti, anche di coloro che hanno percorso insieme soltanto alcune tappe.
Il gruppo Ciclozenith, riconoscibile per l’inconfondibile logo EnoGastroCicloCluturale, è costituito da ciclisti appassionati delle bici, amanti del buon cibo, affascinati dalla possibilità di godere e scoprire le bellezze naturali, culturali e artistiche del nostro e degli altri paesi del mondo da un punto di vista più lento e sostenibile. Ciclozenith si è formato alla Parrocchia di San Bartolomeo della Beverara, nel quartiere Navile di Bologna e proprio quest’anno festeggia i suoi primi 30 anni. Il gruppo parte della Consulta della Bicicletta del Comune di Bologna fin dalla sua istituzione ed è molto attivo e propositivo.
Le precedenti esperienze di valore socio-culturale
L’avventura verso Capo Nord non è certo la loro prima esperienza. Hanno pedalato da Bologna a Istanbul, in un ideale legame tra la Madonna di San Luca, tanto cara ai bolognesi, e Santa Sofia; hanno toccato le aree terremotate dell’Umbria poco dopo il sisma, per contribuire a loro modo alla ripresa turistica di quel territorio. E ancora Monte Grappa e i luoghi della Grande Guerra nell’anno del centenario, Roma in occasione dei giubilei, la lunga e intima strada verso Santiago de Compostela. Pedalano, pedalano, senza mai perdere il loro sguardo attento sui luoghi meno conosciuti, in particolare delle regioni d’Italia.
La partenza da Bologna, con il “buon viaggio” delle istituzioni locali
L’impresa verso Capo Nord era già programmata da tempo. Poi, a causa delle pandemia, è stata più volte rinviata, fino alla partenza dello scorso 21 maggio. Pedaleranno con una spinta simbolica in più, con la voglia di testimoniare dall’Italia all’Austria, dalla Germania alla Repubblica Ceca, dalla Danimarca fino alla Svezia, il loro pensiero di pace e l’unione dei valori europei.
Tante le autorità che hanno appoggiato l’iniziativa e con la loro presenza al “via” hanno voluto augurare buon viaggio ai ciclisti.
Primo fra tutti, il cardinale, arcivescovo di Bologna, neo presidente della Cei, Matteo Maria Zuppi, l’assessora regionale Irene Priolo, gli assessori comunali di Bologna Roberta Li Calzi e Daniele Ara, la consigliera delegata alla mobilità ciclistica della Città Metropolitana, Simona Larghetti, il delegato al turismo Mattia Santori, il presidente della Consulta Comunale della bicicletta Fabio Bettani. Con le istituzioni, anche tanti amici del gruppo della Beverara.
“Il viaggio conta il patrocinio del Comune di Bologna, della Città Metropolitana, della Regione Emilia-Romagna e dell’Arcivescovado di Bologna ed è sostenuto dalla nostra testata, Cibò. So Good!, che racconta il territorio – sottolinea Stefano Odorici – attraverso la valorizzazione del patrimonio naturalistico, storico e artistico, unito alla tradizione eno-gastronomica del nostro Pese, in una chiave innovativa che intende avvicinare il viaggiatore a un tipo di turismo slow”.
Le tappe per raggiungere Capo Nord

I quasi 6 mila chilometri da percorrere sono suddivisi in 60 tappe. I ciclisti, dal cuore di Piazza Nettuno a Bologna fino ai ghiacci di Capo Nord, faranno sosta in grandi città e in piccoli villaggi immersi nella natura; passando dalle montagne alle colline, dalle vallate ai fiordi, fiancheggiando fiumi, laghi, affacciandosi sul Mare del Nord. Un concentrato di meraviglia lungo l’Europa in due mesi. E la bellezza che incontreranno con le conoscenze nuove che faranno li spronerà a superare i momenti di stanchezza e fatica fisica. Per sottolineare il messaggio di pace che hanno deciso di portare con sé, toccheranno diversi luoghi di interesse storico culturale, tra i quali i campi di concentramento a Mauthausen e Terezin, il monumento a Jan Palach a Praga, la Frauenkirche a Dresda, il memoriale della Shoah e i resti del muro a Berlino.
La voce dei protagonisti
“Noi pedaliamo per la pace e per unire l’Europa ancora di più. Porteremo con noi in giro per l’Europa un messaggio di pace e di unione sulla base dei comuni valori europei. – ha sottolineato Mauro Melloni, Presidente dei Ciclozenith – Negli stessi mesi in cui ultimavamo i preparativi per il viaggio, è scoppiata una guerra in Europa, lasciandoci sbigottiti e allarmati. Come cittadini italiani ed europei consideriamo prioritari i valori del rispetto tra i popoli, delle libertà civili. Per questo motivo vogliamo dedicare il nostro viaggio a Capo Nord, che simbolicamente abbraccia tutto il territorio europeo, anche ad affermare che la guerra è sempre il problema e mai la soluzione. Pedaliamo per unire l’Europa, ancora di più e ancora meglio.”
“Le ruote della bicicletta sono il telaio con cui da parte nostra tessiamo la pace – ha proseguito Melloni – costruiamo relazioni tra di noi e con le persone che incontriamo, scopriamo le diversità e insieme le profonde familiarità, attraversiamo territori segnati dalla storia comune e ci accostiamo ad essi con curiosità e rispetto. Occupiamo poco spazio, non inquiniamo, ci muoviamo lentamente per cogliere i dettagli che rendono viva e reale ogni terra”.
Le cicliste del gruppo
Lorenza, Monica1, Anna, Silvia, Elena, Sara, Angela, Alda, Lucia e Monica2. Sono le protagoniste femminili del gruppo, accomunate dalla grande passione per la bicicletta, come mezzo di trasporto ideale per godersi al meglio i luoghi e i tempi del vivere. Non c’è salita che le fermi, non c’è strada che le rallenti, in sella come nella vita. Muscoli, occhi e cuore rivolti ai mondi che osservano pedalando, spinte ad andare avanti dal desiderio di condividere esperienze e accumulare, insieme alle migliaia di chilometri percorsi, ricordi belli. E chissà, lasciare un segno sulle strade attraversate. L’anima di Ciclozenith sono anche loro: un gruppo aperto, accogliente, che non si pone limiti e non li pone agli altri, nel rispetto delle diversità di ognuno. A unirli tutti c’è la voglia di conoscere di più se stessi, grazie alle avventure vissute insieme, nelle fatiche e nelle meraviglie del viaggio, che spesso vale ancora di più della meta raggiunta.