VIAGGIO ALLA SCOPERTA DEL BEL PAESE
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Passeggiate da favola a Castel d’Aiano

Tre itinerari incantati nei dintorni di Castel D’Aiano, passando per cascate, grotte, campi, fino alle case-torre dell'Appennino.

Tra rigogliosi boschi di cerro, castagno e faggio si snodano i più bei sentieri di Castel d’Aiano. Percorsi d’autore, che lambiscono torrenti, attraversano grotte e cascate e strizzano l’occhio alla storia. Non c’è nulla di più rigenerante di un tuffo tra tutte queste meraviglie, per appagare mente, spirito e corpo… Pronti a partire?

Il sentiero delle tane

tanaUn percorso che ha nell’elemento acqua il suo indiscusso protagonista. La prima parte, infatti, contornata da splendidi boschi, ha inizio alle Cascate di Labante, sfiora i grandi massi dei Monoliti del Serretto e conduce a delle imponenti cavità definite “tane”. Il secondo tratto lambisce le rive del torrente Aneva e attraversa paesaggi disegnati da piccoli borghi, mulini, frutteti e aree coltivate. I resti dell’Abbazia di Labante che incontrerete lungo il percorso vi faranno fare un balzo indietro nel tempo, prima di riattraversare l’Aneva su un piccolo ponte di legno. Questo facile itinerario, di circa 9,5 km, saprà mostrare tutti i segreti di questo regno dominato dalla spongia e dalla potenza dell’acqua, ricongiungendosi infine alle Cascate di Labante.

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Il percorso delle favole

La Casa delle fate
La Casa delle fate

Il secondo anello qui proposto attraversa paesaggi molto diversi tra loro. La prima parte è dominata dal bosco e conduce al cosiddetto “Percorso delle Favole”, caratterizzato da formazioni rocciose e da interessanti fenomeni di erosione, tra cui la singolare “Casa delle Fate”. Si proseguirà poi alla volta della “Tana dell’Uomo Selvatico”, una cavità naturale profonda 54 metri, di cui è possibile visitare, se non accompagnati da guide speleologiche, solo la prima stanza, per una profondità di 8-10 metri. Continuando il cammino su sentieri immersi nel bosco, si raggiungerà quindi il “Picco del falco”, dal quale godere di uno stupendo panorama. Ora il bosco lascia spazio a distese di prati e campi coltivati, fino a raggiungere Sasso Molare; da qui, la strada che conduce al santuario della Madonna di Brasa è la famosa Piccola Cassia. L’anello termina facendo ritorno a Castel D’Aiano.

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Da Castel d’Aiano verso il Monte della Spe

Da Castel d’Aiano al Monte della Spe, questo anello lungo circa 16 km non perde mai di vista la storia e quanto di più tangibile ci resta di essa. Primo su tutti a conservare antiche testimonianze, troviamo Rocca di Roffeno, l’antico feudo di Matilde di Canossa, da sempre oggetto del contendere tra lo Stato Pontificio e il Ducato. Nonostante l’opera inesorabile del tempo, a testimonianza di questo passato rimangono conservate molte case-torre, come quella che incontriamo a Serra Sarzana. Torre Jussi è un’importante casa torre del primo Cinquecento, ottimamente conservata. Il percorso prosegue verso il Monte della Spe, l’ultima testa di ponte da cui gli Alleati mossero nel 1945 verso le posizioni tedesche di Serre d’Aiano, Torre Jussi e Rocca di Roffeno. Una memoria decisamente più recente, ma che vale sempre la pena di rispolverare, anche grazie al trekking.

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