VIAGGIO ALLA SCOPERTA DEL BEL PAESE
Perdersi tra le bellezze d’Italia, senza perdersi il meglio.
Il Festival dei Sapori d’Italia – Speciale Appennino

La Ciclovia dell’Appennino

44 tappe per scoprire i luoghi più incantati ed emozionanti dell’Appennino. Una full immersion fra storia, cultura, tradizioni ed enogastronomia.

MAPPa CICLOVIA DELL'APPENNINO

Piccoli borghi arroccati, paesaggi tra mare e montagna, capolavori del patrimonio artistico culturale ma anche prelibatezze della tradizione enogastronomica. Pedalare lungo la Ciclovia dell’Appennino è un viaggio entusiasmante di 3100 chilometri e 44 tappe attraverso quattordici regioni, 26 aree protette, più di trecento comuni. Un itinerario che vi condurrà alla scoperta dei principali monumenti, degli angoli più suggestivi, delle bellezze naturalistiche, ma anche delle piccole realtà territoriali con produzioni di qualità a km zero.

La pedalata comincia da Altare, un piccolo borgo nell’entroterra ligure, e si estende fino ad Alia, in provincia di Palermo.

 

TUTTE LE TAPPE DELLA CICLOVIA DELL’APPENNINO

Tappa 1 – da Altare a Rossiglione (scarica il gpx)

altareIl paese di Altare, nell’entroterra ligure, è un borgo di poco più di duemila abitanti famoso per la sua storica attività di lavorazione del vetro. Situato in val Bormida, nei pressi del punto di demarcazione tra le Alpi e l’Appennino, si trova al centro di un’ampia area forestale. Un’altra notevole caratteristica di Altare è la presenza in paese di alcuni belle ville in stile Liberty, che ne impreziosiscono il centro storico.

 

 

 

Rossiglione è il più esteso comune della Valle Stura e si divide nelle due borgate, Inferiore e Superiore, attraversate dall’omonimo torrente. Da visitare: il Museo Passatempo, per un sorprendente viaggio nella memoria e nel costume: un’ampia raccolta di moto, cicli e oggetti d’epoca funzionanti ricostruisce la storia italiana del secondo dopoguerra.


Tappa 2 – da Rossiglione a Ronco Scrivia (scarica il gpx)

Ronco ScriviaRonco Scrivia si erge su una piana alluvionale del torrente Scrivia ed è chiuso sui due lati da numerosi rilievi, tra cui il più alto è il monte Reale. Su tali alture sono situate molte piccole località frequentate soprattutto per la villeggiatura e ancora abitate da allevatori e coltivatori diretti. Particolarmente animato da sagre e feste paesane durante l’estate, Ronco Scrivia offre la possibilità di praticare numerosi sport, come mountain bike, trial, rafting o la più tranquilla pesca.

 


Tappa 3: da Ronco Scrivia a Brallo di Pregola (scarica il gpx)

Brallo di Pregola si trova nel punto più meridionale della Lombardia, nella provincia di Pavia, di cui comprende la sua cima più alta, il Monte Lesima. Si trova nel punto più meridionale della regione Lombardia nell’Oltrepò Pavese e comprende una parte del tratto iniziale della valle Staffora, la valletta del suo affluente Montagnola, e un tratto del lato sinistro della val Trebbia e la valle del suo affluente Avagnone.

 

 


 

Tappa 4 – da Brallo di Pregola a Bardi (scarica il gpx)
Bardi
è un paese a circa 60 km Parma, sull’Appennino parmense a 625 metri sul livello del mare, nell’alta valle del Ceno. Dominato dalla scenografica mole del suo celebre castello, Bardi è oggi un apprezzato centro di villeggiatura estiva in posizione panoramica. Prati fioriti, freschi torrenti, bellissime passeggiate rendono meritevole un giro nei suoi dintorni. Da visitare inoltre la Chiesa parrocchiale di Santa Maria Addolorata; costruita nel 1934 in stile ravennate, custodisce nell’ampio interno a tre navate un’opera giovanile del Parmigianino.


Tappa 5 – da Bardi a Corniglio (scarica il gpx)

corniglioCorniglio è un Comune montano di origine medievale, localizzato in un territorio che rappresenta la linea di demarcazione fra l’area d’influenza etrusca e quella gallica. Il territorio scarsamente popolato, appartiene alla zona altimetrica denominata montagna interna, ed è inserito all’interno del circuito della Strada del Prosciutto e dei Vini dei Colli Parmensi. Per questo, visitando questo paesino, non si può evitare di assaggiare dell’ottimo prosciutto crudo di Parma e un pezzo di spongata.

 


Tappa 6 – da Corniglio a Ventasso (scarica il gpx)

ventassoVentasso è un comune della provincia di Reggio Emilia dove convivono natura, flora, fauna, sport, cultura, storia e buon cibo. Si tratta del comune nato da fusione più vasto di Italia, un territorio prezioso ed eclettico a cui si è aggiunto nel 2015 il prestigioso riconoscimento di riserva Mab Unesco, grazie al grande impegno del Parco Nazionale dell’Appenino tosco emiliano, di cui Ventasso occupa la maggior parte di territorio nella provincia emiliana.

 

 


Tappa 7 – da Ventasso a Lama Mocogno (scarica il gpx)

Lama Mocogno è un grazioso paesino nel cuore del Frignano attraversato dall’antica Via Vandelli. Situata in posizione dominante, tra le valli dei torrenti Scoltenna e Mocogno, con ampia vista sul Monte Cimone, Lama Mocogno vanta una collocazione privilegiata grazie al passaggio di importanti vie di comunicazione tra i paesi della montagna. Un vero e proprio balcone sull’ Appennino modenese e reggiano, la località è particolarmente indicata per chi, oltre allo sci, ricerca relax e tranquillità a contatto con la natura.

 


Tappa 8 – da Lama Mocogno a Gaggio Montano (scarica il gpx)

gaggio montanoGaggio Montano è un piccolo paesino arroccato sull’Appennino Bolognese. Attorno alla rupe, nel Duecento i bolognesi costruirono una Rocca a scopo difensivo, le cui tracce si ritrovano in quella che divenne la dimora dei Capacelli, situata ai piedi del Sasso di Rocca. Il periodo migliore per visitare la zona è quello estivo, soprattutto per gli amanti della bicicletta, ma anche gli amanti del trekking si innamoreranno di questo piccolo borgo montano e dei suoi dintorni, a partire dal Monte Belvedere, una terrazza naturale che affaccia sulla valle del Silla.

 


Tappa 9 – da Gaggio Montano a Barberino del Mugello (scarica il gpx)


barberinoBarberino si trova nel cuore del Mugello, a metà strada tra Firenze e Bologna. Anche per il suo ruolo di mercatale, ha sempre avuto una notevole importanza viaria: di qui passavano le strade che dalla piana dell’Arno raggiungevano la pianura padana in epoca etrusca, romana, medievale e moderna. Ancor oggi, se si ha voglia di passare una giornata all’aria aperta e a contatto con la natura, è un piacere percorrerle tra i numerosi itinerari pensati per il trekking e la mountain-bike.


Tappa 10 – da Barberino del Mugello a Pratovecchio Stia (scarica il gpx)

pratovecchio stiaPratovecchio Stia è sinonimo di artigianato, grazie alla nota produzione del panno casentino, che ha avuto un importante ruolo nell’economia locale. Il paese si trova nei paesaggi inconfondibili del Casentino, tra boschi evocativi e luoghi di fede carichi di spiritualità, in uno scenario ideale per gli amanti della natura, della montagna e del trekking che non perderanno lo splendido Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna.

 

 


Tappa 11 – da Pratovecchio Stia a Citerna (scarica il gpx)

CiternaCiterna è una cittadina al confine tra Umbria e Toscana, situata su di una collina dalla quale si gode uno stupendo panorama su tutta l’Alta Valle del Tevere. Contesa ripetutamente per la sua posizione strategica (di avvistamento dei flussi militari provenienti da Romagna, Marche e Toscana), Citerna conserva ancora nella cinta muraria, nei camminamenti medievali e nell’acropoli sovrastante il borgo, la memoria della sua ricca storia.

 

 


Tappa 12 – da Citerna a Gubbio (scarica il gpx)

GubbioGubbio, la città dei ceri, è tra i più antichi centri urbani dell’Umbria, meravigliosamente conservata nei secoli e ricca di monumenti che testimoniano il suo glorioso passato. Di grande interesse naturalistico, oltre all’area del Parco del Monte Cucco, la suggestiva Gola del Bottaccione. Chi ama le escursioni può trovare una fitta rete di sentieri segnalati sulle colline del vasto territorio comunale, mentre chi si muove in bici può contare su ogni tipo di percorsi pensati ad hoc e su strutture ricettive che offrono servizi per il cicloturismo.


Tappa 13 – da Gubbio ad Assisi (scarica il gpx)

assisiLa città di Assisi è situata nella parte centro-orientale dell’Umbria, adagiata alle pendici del Monte Subasio. Per il Comitato UNESCO costituisce un modello unico di continuità storica di una città con il suo paesaggio culturale e territoriale, di cui il complesso architettonico della Basilica di San Francesco rappresenta un esempio straordinario. Oltre ad essere la città dei Santi, Assisi offre una serie infinita di attrattive naturalistiche, storiche ed enogastronomiche.

 


Tappa 14 – da Assisi a Cerreto di Spoleto (scarica il gpx)

cerreto di spoletoCerreto di Spoleto si compone di dieci frazioni, piccoli borghi che conservano le caratteristiche tipiche degli insediamenti propri della Valnerina, immersi nel rigoglioso ambiente naturale e in armonia con esso. Passeggiate e percorsi immersi nella natura, alla scoperta del territorio del Contado di Cerreto, tra borghi, storia e natura. Itinerari da vivere in totale sicurezza e relax, percorsi ad anello o andata e ritorno, da percorrere a piedi, in mountain bike o a cavallo, per i quali il livello di difficoltà varia.

 


Tappa 15 – da Cerreto di Spoleto ad Arquata del Tronto (scarica il gpx)

Arquata del Tronto, compatta ed austera, si erge col suo castello medievale nel bel mezzo di una terra ricca e selvaggia, che da sempre ha destato fantasie, sogni e speranze. Paesaggi alpestri e verdi vallate fanno da cornice all’unico Comune d’Europa il cui territorio è conteso da due Parchi Nazionali: dei Monti Sibillini a Nord e del Gran Sasso-Monti della Laga a Sud. Ogni stagione dell’anno offre momenti speciali per visitare Arquata del Tronto: una terra dove impossibile è stabilire quando finisce la storia ed ha inizio la leggenda.

 


Tappa 16 – da Arquata del Tronto ad Amatrice (scarica il gpx)

Amatrice, città delle cento chiese, è la meta ideale per trascorrere le proprie vacanze tra natura, cultura ed enogastronomia. Situata al centro di una conca verdeggiante, è incastonata a sua volta in un’area al confine di ben 4 regioni: Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo. Visitare Amatrice significa poter gustare il celebre piatto famoso in tutto il mondo, l’Amatriciana, qui ancora preparata secondo la ricetta tradizionale, ma anche godere delle bellezze paesaggistiche di un territorio che è il naturale ingresso laziale al Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.


Tappa 17 – da Amatrice a San Demetrio Ne’ Vestini (scarica il gpx)

San Demetrio Ne’ VestiniSan Demetrio Ne’ Vestini è un comune ubicato in Abruzzo nella Provincia dell’Aquila. Situato in un territorio prevalentemente pianeggiante, nella bassa valle dell’Aterno, fa parte della Comunità Montana Sirentina e del Parco Regionale Sirente Velino. San Demetrio Ne’ Vestini è anche conosciuta per il “Grano Cappelli”, il prezioso cereale che prende nome dal Senatore abruzzese Raffaele Cappelli. Si tratta di una coltivar di grano duro ottenuta dal genista Nazareno Strampelli, il quale selezionò ed incrociò nel 1915 una varietà autunnale con buone qualità di adattabilità, ottima per la panificazione.


Tappa 18 – da San Demetrio Ne’ Vestini a Caramanico Terme (scarica il gpx)

caramanico termeCaramanico Terme è un piccolo ma suggestivo borgo medievale a 650 metri di altitudine nel cuore del Parco Nazionale della Majella (Abruzzo). Le preziose sorgenti solfuree ed oligominerali, dal 1576, fanno di Caramanico Terme uno fra i più esclusivi luoghi dedicati al benessere e alla salute svolgendo una importante attività di prevenzione, cura e riabilitazione. Il clima favorevole, grazie alla vicinanza con il mare, l´ottima ossigenazione e la particolare collocazione geografica permettono di trascorrere una vacanza all´insegna del relax favorendo il benessere fisico.


Tappa 19 – da Caramanico Terme a Rivisondoli (scarica il gpx)

RivisondoliRivisondoli è un piccolo borgo dell’entroterra abruzzese che si trova all’interno del Parco Nazionale della Majella. Circondata dall’Altopiano delle Cinque Miglia, è molto frequentato in estate per le numerose possibilità di praticare attività outdoor, ma anche in inverno grazie alla presenza di un’ottima stazione sciistica che si trova sul Monte Pratello. Rivisondoli è diventata anche famosa negli anni grazie al suggestivo evento del Presepe vivente che viene organizzato in città dal 1951.

 

 


Tappa 20 – da Rivisondoli a Guardiaregia (scarica il gpx)

Guardiaregia

Guardiaregia è situato ai piedi del monte Mutria (alto 1816 m), uno dei più alti monti della catena appenninica; il suo territorio è ricco di torrenti e distese boscose di querce, faggi e cerri. In località Tremonti, su un verde altopiano, sorge la suggestiva chiesetta di San Nicola, santo a cui la popolazione è molto devota. Sul fianco del Monte Capraro che sovrasta il paese, si trovano le Grotte Rumita quasi inaccessibili. Luogo suggestivo è anche Campitello di Guardiaregia, località posta a circa 1500 metri di altitudine, dalla quale si gode una vista eccezionale sulle verdi valli del Biferno e del Tammaro.


Tappa 21 – da Guardiaregia a Pietrelcina (scarica il gpx)

PietrelcinaPietrelcina è un piccolo comune di origine medioevale in provincia di Benevento. Prima chiamata Pretapolcina o Pretapucina, sulle sue origini non si hanno notizie storiche precise, ma la scoperta di alcune iscrizioni e ruderi di edifici romani rinvenuti nelle vicinanze dimostrano che la zona era abitata già in tempi molto antichi. Al visitatore che si addentra nel centro storico denominato “il castello”, Pietrelcina gli appare trasognata, soffusa in un’atmosfera di religioso silenzio. Vigile sentinella di questo patrimonio straordinario fatto di pietre e di misticismo è “Porta Madonnella”.


Tappa 22 – da Pietrelcina a Guardia Lombardi (scarica il gpx)

guardia_lombardiGuardia Lombardi fa parte della Comunità montana Alta Irpinia, in affaccio fra la valle dell’Ufita e la valle dell’Ofanto, a nord del monte Cerreto. Il territorio ricchissimo di fontane è circondato da boschi e campagne verdi, e caratterizzate dalla presenza delle tipiche costruzioni rurali. Di certo, storicamente, si sa che Guardia fu fondata da un popolo barbaro, i Longobardi, venuti dalla Panusia e che diede il nome al paese, chiamandolo “Guardiae Lombardorum” poi “Guardia Lombardi”, “Guardia dei Lombardi” e oggi “Guardia Lombardi”.


Tappa 23 – da Guardia Lombardi a Muro Lucano (scarica il gpx)

Muro_LucanoMuro Lucano è noto come “borgo presepe” per la struttura urbanistica costruita su uno sperone di roccia calcarea cui appaiono come aggrappate l’una dietro l’altra le caratteristiche abitazioni in una suggestiva suggestione scenografica. A fare da sfondo è lo scenario naturalistico della valle del Marmo Platano. Nel suo centro antico si riflettono le varie fasi storiche che lo hanno attraversato, dal quartiere Pianello – il più antico, in cui sopravvive l’influenza romana – al punto più alto – dove forte è l’impronta medievale – per arrivare alla zona caratterizzata da edifici di epoca rinascimentale.


Tappa 24 – da Muro Lucano ad Abriola (scarica il gpx)

abriolaAbriola è il paese di San Valentino, Patrono degli Innamorati, composto da un insieme di strette stradine e inattesi belvedere, incastonato in un paesaggio suggestivo caratterizzato da costoni rocciosi scoscesi. Il visitatore che si aggira da queste parti percepisce subito le origini arabe del paese scolpite nei resti delle mura di cinta e nell’imponente torre quadrangolare. Immersa nel Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val D’Agri Lagonegrese, noto per le sue spiccate bellezze naturalistiche e un insieme di spazi verdi affascinanti, Abriola è la meta ideale per chi ama l’outdoor.


Tappa 25 – da Abriola a Pietrapertosa (scarica il gpx)

PietrapertosaPietrapertosa si mostra come un antico borgo che è riuscito a mantenere nel tempo la fisionomia medievale soprattutto nella parte più antica situata alle pendici del Castello che conserva, ancora oggi, l’antico nome saraceno di Arabat caratterizzato da strade strette e vicoli ciechi. Le case tipicamente unifamiliari disposte a file dall’alto verso il basso, si adattano all’andamento del terreno, e diventano parte integrante dell’ambiente circostante tanto che spesso la roccia assume la funzione di parete delle abitazioni.

 


Tappa 26 – da Pietrapertosa a Roccanova (scarica il gpx)

roccanovaRoccanova sorge a 648 m s.l.m. e dalla sua posizione è possibile ammirare le valli dei fiumi Agri, Sinni e Sarmento. Nel suo centro storico, di origine medioevale, piccole stradine e vicoli riportano il visitatore indietro nella storia. Attraversando il borgo antico si può andare alla scoperta di numerose grotte del vino, oppure raggiungere i resti di un antico castello che affaccia sulla valle sottostante. Da questo belvedere è possibile ammirare il verde della campagna roccanovese, dove i vigneti rappresentano il fiore all’occhiello dell’agricoltura.


Tappa 27 – da Roccanova a San Severino Lucano (scarica il gpx)

sanseverinoSan Severino Lucano è un paese immerso nel Parco Nazionale del Pollino, famoso perché luogo di pellegrinaggio per raggiungere il Santuario della Madonna del Pollino. Tanti gli itinerari e i percorsi tra fitti boschi di faccio e cerri, tra questi citiamo Bosco Magnano nei pressi di San Severino. Interessante è anche il “Giardino degli Dei” un santuario vegetale di magnifici e secolari Pini Loricati simboli del parco e visibili sulla cima di Serra di Crispo. San Severino Lucano è caratterizzata da diverse frazioni dove la cortesia della gente e la tipicità dei luoghi la fanno da padroni.


Tappa 28 – da San Severino Lucano a Orsomarso (scarica il gpx)

orsomarsoOrsomarso è un piccolo borgo incastonato in una meravigliosa “isola verde”, lungo il corso del fiume Argentino. Il territorio montano è una delle ultime aree selvagge del territorio italiano, in cui vivono allo stato brado i caprioli autoctoni dell’Appennino, le lontre, varie specie di uccelli rari, il lupo dell’Appennino e cresce spontaneo il Pino Loricato. Vi cresce anche uno dei gioielli della natura calabrese, il Tartufo di Calabria, che negli ultimi anni sta venendo alla ribalta nella gastronomia regionale e nazionale.

 


Tappa 29 – da Orsomarso a Sant’Agata di Esaro (scarica il gpx)

Sant'Agata di EsaroSant’Agata di Esaro è un borgo montano della Valle dell’Esaro, situato nelle lussureggianti montagne del Parco Nazionale del Pollino, a 461 metri di quota s.l.m., nei pressi del Passo dello Scalone, dove i monti della Dorsale del Pellegrino cedono il passo a quelli dell’Appennino Paolano. Nel suo territoriosi trovano alcune delle montagne più belle e selvagge della Calabria. La sua flora è molto variegata e il suo comune rientra nell’areale del pino loricato. Che si tratti di escursioni o uscite in bicicletta, nei dintorni di Sant’Agata di Esaro. esistono molte cose da vedere e luoghi da visitare.


Tappa 30 – da Sant’Agata di Esaro a San Benedetto Ullano (scarica il gpx)

sanbenedetto ullanoSan Benedetto Ullano, Shën Benedhiti in arbëreshë, è un piccolo borgo di origine albanese del Medio Crati, situato a 460 metri di quota s.l.m. ai piedi del colle Sant’Elia. Il centro, conserva tuttora la lingua, gli usi e il rito greco-bizantino degli antenati albanesi, mentre, il costume è utilizzato solo in occasione delle manifestazioni culturali e delle valljie. Il paese ha origine molto antiche e le prime notizie storiche certe risalgono agli ultimi decenni del XII secolo, quando fu feudo dei duchi normanni di Montalto, che in quegli anni vi fondaro­no un monastero benedettino e da cui il piccolo borgo prese il nome.


Tappa 31 – da San Benedetto Ullano ad Aprigliano (scarica il gpx)

apriglianoAprigliano è un comune sparso della Presila Cosentina composto da otto storici borghi: Agosto, Corte, Grupa, Guarno, Petrone, San Nicola, Santo Stefano e Vico. Ogni borgo ha la propria chiesa e mantiene le proprie caratteristiche. Il suo territorio è tra i comuni più vasti della Calabria: si estende in gran parte Parco Nazionale della Sila, luoghi in cui crescono le sequoie. Ricade nell’area di produzione del Donnici, un pregiato vino doc calabrese, e della Patata della Sila, eccellenza regionale coltivata sull’altopiano della Sila.


Tappa 32 – da Aprigliano a Taverna (scarica il gpx)

tavernaTaverna è un paesino situato ai piedi della Sila Piccola, nel Parco nazionale, immerso nel verde incontaminato delle colline che comprende un considerevole patrimonio ambientale, con i rinomati Villaggi montani incastonati tra gli alberi di lussureggianti boschi. Questa località è immersa in un contesto paesaggistico di grande bellezza ed è caratterizzata dalla presenza di un’offerta storico-culturale di grande valore, che la rendono adatta a escursioni, sport invernali e a gustare i prodotti tipici della zona. Fra i prodotti tipici del territorio spicca la patata silana IGP.


Tappa 33 – da Taverna ad Amaroni (scarica il gpx)

amaroniAmaroni è un piccolo centro delle Pre Serre Catanzaresi, adagiato su una collina alle falde del Monte Carbonara, dalla quale è possibile ammirare lo splendido panorama del Golfo di Squillace. Poco distante dall’abitato, Località Serra, un’area naturalistica incontaminata, con folta vegetazione e cascate d’acqua naturali. Dal 2005 Amaroni fa parte dell’Associazione Nazionale Le Città del Miele, la rete di territori che dà origine e identità ai mieli italiani.

 


Tappa 34 – da Amaroni a Fabrizia (scarica il gpx)

fabriziaFabrizia è l’unico paese delle Serre calabresi ad avere una vista sul mare Ionio. Circondato da una montagna incontaminata e suggestiva il centro cittadino è caratterizzato da stradine sinuose e palazzi con splendidi portali di granito locale e balconi in ferro battuto. Le querce sono l’essenza dominante nelle campagne di Fabrizia: se ne possono ammirare esemplari giganteschi con diametri a petto d’uomo sino ad 11 metri. Nelle valli più riparate crescono estesi boschi di querce con roveri, farnie e farnetti, ma soprattutto cerri e sui crinali più esterni si incontrano anche grandi boschi di pino laricio.


Tappa 35 – da Fabrizia a Santa Cristina d’Aspromonte (scarica il gpx)

Santa_Cristina_aspromonteSanta Cristina è un paesino immerso nel cuore dell’Aspromonte che offre la possibilità di escursioni in luoghi dalla bellezza unica ed incontaminata. Fra questi la tappa del Sentiero Italia – Calabria che conduce i visitatori attraverso un percorso che attraversa il Torrente Calivi, sul cui omonimo piano insistono le vestigia di numerosi muretti a secco, tipici di antichissime tecniche di coltivazione di questi luoghi. Lo scenario si completa con due balzi d’acqua la “cascata Teresa” e la “cascata Paola”, due salti di oltre quindici metri contornati da boschi di leccio.


Tappa 36 – da Santa Cristina d’Aspromonte a Scilla (scarica il gpx)

scillaScilla, un piccolo comune della provincia di Reggio Calabria, è uno dei borghi più graziosi e caratteristici d’Italia, sorgendo su di un alto sperone roccioso a picco sul mare. L’antico borgo, di grande fascino, è un susseguirsi di caratteristiche vie dove è possibile apprezzare chiese e fontane, mentre dall’alto domina l’austero Castello dei Ruffo. La magia di questo luogo, soprattutto al tramonto, quando la luce comincia ad essere soffusa e si accendono le prime luci, è qualcosa di indescrivibile a parole, una sensazione unica che merita di essere vissuta.


Tappa 37 – da Scilla a Monforte San Giorgio (scarica il gpx)

Monforte San GiorgioMonforte San Giorgio è un piccolo paesino della provincia di Messina, arroccato sulla fascia tirrenica dei Monti Peloritani, un microcosmo di usanze che si rincorrono e scandiscono rituali antichi; uno di questi è la Katabba, con cui si ricorda l’arrivo dell’esercito normanno e la fuga degli invasori Arabi. Sulle pendici del colle su cui sorge il paese, gli archeologici hanno individuato alcune grotte che erano state adibite a tombe tanti antichi antichi abitatori. In cucina, tra le prelibatezze emerge un piatto insolito: i granchi d’acqua dolce arrostititi della Valle del Niceto.


Tappa 38 – da Monforte San Giorgio ad Antillo (scarica il gpx)

AntilloAntillo si estende a sud-ovest da Messina, lungo la costa orientale della Sicilia a ridosso del litorale Jonico. Secondo alcuni storici, questo sito era già abitato in epoche preistoriche da pastori e allevatori Siculi. Successivamente venne anche frequentato da fenici e greci, provenienti dai centri rivieraschi di Phoinix e Naxos. Caratterizzato da un suolo collinare e montuoso, ricchissimo di ambienti boschivi di particolare pregio e di suggestiva bellezza, il territorio di Antillo coincide con il S.I.C.  “Tratto montano del bacino della fiumara d’Agrò”.


Tappa 39 – da Antillo ad Montalbano Elicona (scarica il gpx)

montalbano-eliconaA Montalbano Elicona si fondono storia e costumi che trovano massima espressione nella lavorazione di prodotti caseari, quali provola, ricotta e altri formaggi ricavati principalmente dal latte vaccino. Particolare è anche la lavorazione del pane, che affonda radici storiche nella dominazione lombarda dell’XI sec. Il borgo è sormontato da un’altura sulla quale si erge imponente l’antico castello, icona della cittadina. Dolcemente incastonato sui monti Nebrodi, ogni angolo della borgata è impregnato di un’aria vivamente medievale.


Tappa 40 – da Montalbano Elicona a Bronte (scarica il gpx)

Bronte si trova in provincia di Catania ed è collocato sulle pendici che dall’Etna arrivano al Simeto. Le case, colorate e sovrapposte le une sulle altre, spiccano fra la massa delle rocce laviche, i filari degli alberi, i campi lievemente velati, le colline che sfumano all’orizzonte. Visitando il Centro storico di Bronte si colgono ancora le tracce incontrovertibili lasciate dalla dominazione araba. Il Comune di Bronte, tra i più estesi della provincia di Catania, è l’unico d’Italia dove si produce pistacchio; di colore verde smeraldo e a pasta gustosissima, dal 2009 gli è stato conferito il marchio DOP.


Tappa 41 – da Bronte a Capizzi (scarica il gpx)

Capizzi è un borgo medievale situato nel cuore dei Parco dei Nebrodi, alle falde del monte Pomiere a circa 1120 metri di altitudine. Il territorio di Capizzi è in gran parte interessato da boschi cedui e da pascoli che consentono un fiorente allevamento di ovini e bovini. Interessante il centro storico di questo piccolo comune che ancora conserva gran parte dell’aspetto medievale nella tipologia di alcune case o nei caratteristici selciati e muri in pietra.


Tappa 42 – da Capizzi a Petralia Sottana (scarica il gpx)

PETRALIA SOTTANAPetralia Sottana sorge a 1000 metri slm nel cuore del massiccio centrale del Parco delle Madonie in una posizione territoriale e paesaggistica privilegiata per natura e ambiente. Vicoli stretti, “annati”, portici, lunghe scalinate e pittoresche fontane da dove sgorga copiosa ottima acqua di sorgente, caratterizzano le vie del centro storico, dove il selciato è intatto. Petralia Sottana è sede dell’Ente Parco delle Madonie, è il Comune che ha la maggior parte di territorio ricadente in zona parco con ben 5.891 ettari e numerosi geositi Geopark Madonie UNESCO.


Tappa 43 – da Petralia Sottana ad Alia (scarica il gpx)

Alia, il paese madonita famoso per il Santuario di Maria SS. delle Grazie e le Grotte della Gurfa, è l’ultima tappa della Ciclovia dell’Appennino. Il piccolo paesino dell’entroterra siciliano è l’ideale per trascorrere soggiorni rilassanti, grazie alla presenza di suggestivi paesaggi e di una ricca vegetazione di piante rare, che gli è valso il soprannome di città giardino. Tra le tipicità  vi è la scattata, un dolce tipico di mandorle, il buccellato, un dolce tipico del periodo natalizio in pasta frolla con un ripieno di mandorle o fichi, e le sfinge di San Giuseppe.