VIAGGIO ALLA SCOPERTA DEL BEL PAESE
Perdersi tra le bellezze d’Italia, senza perdersi il meglio.
Gli Speciali DI CIBò. SO GOOD!

Gli imperdibili di Camugnano

Esplorare l’Appennino significa anche godere della quiete che solo la montagna sa regalare. A Camugnano, però, è anche arte, sport ed emozione!

pieve di guzzano

Camugnano è considerata la “terrazza dell’Appennino”, un luogo in cui fermarsi e respirare a pieni polmoni l’aria buona di montagna. Se capitate da queste parti, però, ci sono 5 cose che non potete assolutamente perdervi!

1. Pieve di Guzzano

Guzzano ospita una chiesa dedicata a S. Pietro Apostolo, risalente al IX sec. Si suppone che l’edificio fosse affiancato da un castello denominato Castello di Mangone su cui un tempo regnò Caterina degli Alberti.

Il castello fu in seguito distrutto insieme alle fortificazioni di Bargi e Stagno, mentre la Pieve attraversò fasi di cessioni e decadenza. Fu ricostruita nel 1654 e poi rialzata nella seconda metà del Settecento, per essere poi spostata dalla piana del Campo Pollaro e riedificata a metà dell’Ottocento dall’architetto Scagliarini di Bologna.

Oggi la Pieve rientra tra i luoghi del cuore del FAI.

 

torre di roda
Foto credit: Matteo Mellini

2. Borgo di Roda

Roda è tra i borghi più antichi dell’abitato camugnanese. Pare infatti che già nel 1245, il borgo ospitasse 6 case, di cui una addirittura in paglia.

Col tempo, questi edifici vennero tutti ricostruiti in pietra e oggi è possibile ammirarne un esemplare noto come Torre di Berto Elmi, in omaggio al costruttore che ebbe cura di realizzarla.

 

3. Boulder al Monte Vigese

Il territorio attorno a Camugnano è caratterizzato dalla presenza di alture come il Monte Calvi, il Monte della Scoperta e, naturalmente, il Monte Vigese.

Quest’ultimo, grazie alle sue caratteristiche morfologiche, è una meta perfetta per gli appassionati di bouldering, una disciplina dell’arrampicata sportiva.

 

4. Parco Avventura Saltapicchio

Se siete alla ricerca di un’avventura coinvolgente per tutta la famiglia, il Parco Saltapicchio è quello che fa per voi! Tra percorsi, albering e giri in mountain bike, all’interno del Parco avrete la possibilità di scoprire la biodiversità intorno ai laghi di Suviana e Brasimone, accompagnati da una buona dose di adrenalina e divertimento. 

 

5. E per concludere… Un bel piatto di Strappe!

Questa ricetta è davvero molto antica ma fortunatamente, grazie agli appunti di nonne e mamme tramandati negli anni, la tradizione è stata conservata.

Un tempo si impastava acqua e farina e l’impasto veniva tirato finemente col mattarello. Dopodiché si arrotolava la sfoglia su di esso e venivano strappati dei pezzi successivamente gettati in acqua bollente.

A questo punto la pasta veniva scolata e condita con un trito di lardo, cipolla e prezzemolo tritato a cui veniva aggiunta un po’ di passata di pomodoro.

Oggi, all’impasto vengono aggiunte le uova e il lardo del sugo è stato sostituito dalla pancetta.

Assaggiare questo piatto vuol dire scoprire l’autenticità e la storia dei sapori dell’Appennino Bolognese.