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Corno alle Scale, trionfo della natura, in ogni stagione

I 500 ettari del parco regionale rappresentano uno straordinario patrimonio ambientale, ricoperto da folti boschi e solcato da ripidi corsi d’acqua.

Un’imponente cornice alpestre custodisce il Parco del Corno alle Scale, un’area regionale protetta di ben 500 ettari, tutta da scoprire e immensamente variegata. Natura incontaminata, cultura e benessere sono le parole chiave di ogni attività che questo attraente spazio rende possibile.

 

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Incastonato tra le vallate del Silla e del Dardagna, il Parco del Corno alle Scale è uno tra i più importanti patrimoni naturali dell’Appennino Bolognese, ricoperto di boschi e solcato da corsi d’acqua. Proprio l’acqua rappresenta il suo elemento identitario e la più preziosa fonte di vita per la vallata.

Un luogo incantato, meta d’eccellenza per turisti e locali alla ricerca di attività all’aria aperta o relax, in pieno contatto con la natura. I massicci e dolci pendii del Corno alle Scale sono percorribili sugli sci, durante l’inverno, mentre nelle stagioni più miti incontrerete, lungo la fitta rete di sentieri, antiche mulattiere e strade forestali, cicloamatori, ma anche gruppi a cavallo e amanti del trekking.

 

Il parco, tra santuari e natura

santuario madonna dell'acero
Santuario di Madonna dell’Acero ©Gabriele Obino

Moltissimi sono i percorsi che si diramano a partire dal laghetto del Cavone, così come infinite sono le bellezze da ammirare in quest’oasi di benessere, a partire dai santuari: quello di Madonna del Faggio è raggiungibile con una camminata abbastanza impegnativa, ma decisamente affascinante, che tocca anche il Mulino della Squaglia. Il santuario della Madonna dell’Acero, invece, si raggiunge facilmente in auto e da qui si può imboccare il percorso che conduce alle cascate del Dardagna.
Restando in quota, non si può non parlare del Monte Belvedere, dalla cui cima, oltre a godere di un meraviglioso panorama, potrete ammirare le rovine dell’antico castello medievale… e non escludiamo che, lungo il cammino verso i suoi 1139 metri, possiate incontrare qualche cinghiale, donnola, o capriolo!

 

I simboli del parco

La Croce del Corno di Punta Sofia è sicuramente il più rinomato simbolo di tutto il comprensorio, sia dal punto di vista del panorama, che offre alla vista, dall’alto dei suoi 1945 metri, sia della biodiversità che lo caratterizza. Oltre agli esemplari rari di flora, come le orchidee spontanee, da sottolineare anche uno spettacolo di grande valore fornito dall’ornitologia: in stagione, aquile reali e falchi volteggiano infatti sulle vette di Punta Sofia, mentre i più fortunati potranno godere dell’emozione di osservare a distanza esemplari di muflone. Dalla Croce del Corno, in giornate particolarmente limpide, col cielo terso, è possibile scorgere in lontananza il mar Tirreno, la Sardegna, la Corsica e l’Elba.

Esistono molti modi per raggiungere la cima del Corno alle Scale, ma il più spettacolare, nonché impegnativo, è tramite i Balzi dell’Ora, una serie di grossi massi che compongono una parte del crinale.
Scendendo di quota, potrete godervi un attimo di relax sulle sponde del Lago Scaffaiolo e lasciarvi coccolare dai piatti offerti al Rifugio Duca degli Abruzzi, il più antico rifugio montano dell’Appennino Tosco-Emiliano, inaugurato nel 1887. Più sotto, la Valle del Silenzio vi regalerà uno spettacolare panorama del Corno alle Scale, nella sua magnificenza, dalle pendici alla vetta. La Valle è, assieme al laghetto del Cavone, un importante crocevia per svariati sentieri CAI, di ogni grado di difficoltà.

 

La gastronomia del Corno alle Scale

Terminate le attività all’aria aperta, non potete farvi mancare un meritato ristoro, non solo per la mente, ma anche per il corpo: tra rifugi e ristoranti rinomati, il Corno alle Scale non delude! 
La tradizione gastronomica della zona
, infatti, gode dell’influenza bolognese e modenese, ma si arricchisce e si sposa armoniosamente con i prodotti del sottobosco. tagliatelle porciniFunghi e tartufi dominano generosamente i condimenti dei primi piatti tipici della tradizione emiliana, come le tagliatelle e la pasta ripiena, ma arricchiscono altresì risotti e accompagnano divinamente i secondi della zona. Una sosta di tutto rispetto deve sicuramente comprendere un dolce abbraccio finale, dove i frutti di bosco e le castagne sono protagonisti. Un’ospitalità semplice e cordiale, quella offerta dal Corno alle Scale, che senza dubbio apprezzerete!