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Camugnano, la terrazza dell’Appennino Bolognese

Natura incontaminata, borghi e oasi acquatiche caratterizzano questa suggestiva località della Valle del Limentra.

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Una meravigliosa vista è quella che si staglia sotto gli occhi dei visitatori una volta arrivati a Camugnano.

Dalla bellezza dei profili montuosi che cedono il passo al Parco dei Laghi Suviana e Brasimone , paradiso per cicloturisti e camminatori, fino alle ricchezze storico-culturali dell’architettura medievale, Camugnano vanta un’offerta turistica di tutto riguardo.

Situata ai piedi del Monte Vigese, l’antica Camonius (toponimo coniato durante la colonizzazione romana) fu per lungo tempo oggetto di contesa tra Bizantini e Longobardi. Prove della presenza di questi ultimi sono i toponimi di Stagno e Greglio, ma anche testimonianze architettoniche quali l’Oratorio di Santa Maria de Porcolis a Bargi. 

Sottoposta al potere giudiziario del Capitanato di Montagna, Camugnano rimase per molto tempo una località difficile da raggiungere. 

Con l’avvento del Novecento, che portò alla costruzione della Strada Carrozzabile da Riola (via d’accesso alla Porrettana) e alla realizzazione della diga di Brasimone nel 1911, e poi di quella di Suviana nel 1932, Camugnano divenne più accessibile.

Denominata terrazza dell’Appennino Bolognese, Camugnano è circondata da rigogliosi castagneti e custodisce nel suo territorio piccoli incantevoli borghi, che vale la pena visitare.

Un nucleo di borghi da scoprire

Burzanella, nella vallata del torrente Vezzano, oltre ad ospitare la Chiesa di San Donino, di cui si hanno attestazioni già a partire dal X sec, è conosciuta per l’Oratorio edificato da Aureliano Negri, oggetto di una singolare leggenda. Si narra, infatti, che quest’ultimo volesse servirsi dell’Oratorio come sepolcro, ma che un serpente lo spaventò facendolo desistere. 

Il borgo, inoltre, è attraversato dalla Via della Lana e della Seta, itinerario che collega Bologna a Prato e che coinvolge ogni anno numerosi camminatori.

San Giacomo - Bargi
Foto credit: Matteo Mellini

Bargi, sede di un castello, conteso tra i conti di Panico e Bologna e importante centro per la produzione di armi da fuoco, ospita la Torretta oggi sede del Museo della terra e del sole e Palazzo Comelli, esempio di architettura alto-borghese di montagna.

Sulla facciata esterna si staglia l’enorme orologio solare, dove il volto di un sole ridente mostra le linee orarie; l’interno, invece, oltre ad essere caratterizzato da uno stile elegante e ricercato, ospita le cantine.

 

Entrambi gli edifici fanno parte dell’Ecomuseo Camugnanese, un complesso architettonico che comprende anche Mulino Cati e la Chiesa di Santa Maria in Porcole.

Mulino Cati
Foto credit: Matteo Mellini

Una gita a Camugnano non può non essere arricchita da un buon pranzo a base di tartufo nero e di selvaggina. Oltre a poter essere gustati nei numerosi ristoranti della zona, la cacciagione e il tartufo locale sono protagonisti di due eventi gastronomici che animano l’estate camugnanese.

E se mai doveste sentirvi in colpa per aver mangiato un piatto di troppo, non preoccupatevi. Imbracciate la bicicletta e percorrete uno dei meravigliosi itinerari ciclabili attorno a Camugnano, c’è davvero l’imbarazzo della scelta! 

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