Da sempre, il Carnevale è la festa dedicata ai dolci fritti, ma in Basilicata, quando le maschere sfilano per i vicoli dei paesini a ridosso di Matera, le massaie iniziano a impastare quella che potrebbe essere definita una via di mezzo tra una ricca frittata e una torta rustica: la rafanata.
Una preparazione gastronomica dalle accentuate note balsamiche e senza dubbio dal potere saziante, che rispecchia un tessuto sociale umile e semplice, quale quello contadino; un parallelismo, questo, che si ritrova anche e soprattutto nel modo in cui viene definito l’ingrediente che le regala il nome. Il rafano è infatti detto dai locali il “tartufo dei poveri”. Questa radice venne presumibilmente introdotta dai Normanni in Basilicata intorno al VI secolo e la sua anima indiscutibilmente pungente e vivace incarna l’essenza del popolo lucano.
Il piccolo comune di Aliano, in provincia di Matera, è il più fervente rappresentante di questa specialità gastronomica, ma la rafanata la si può ritrovare un po’ in tutta la regione, specialmente a Carnevale. Per prepararla, bastano pochi, semplici ingredienti. Vediamoli assieme!
Ingredienti per la rafanata
2 uova
400 g di patate lesse
100 g di rafano
100 g di mollica di pane casereccio raffermo
100 g di pecorino di Moliterno
Sale e pepe nero q.b.
Olio extravergine d’oliva q.b.
Procedimento
Bollire le patate in una casseruola dai bordi alti e, una volta cotte, pelarle e passarle con lo schiacciapatate, quindi lasciar raffreddare. Sbriciolare la mollica di pane; nel frattempo, in una terrina, mescolare le uova con una forchetta e aggiungere a queste le patate schiacciate e raffreddate, il pecorino, la mollica di pane e il rafano grattugiato. Regolare quindi di sale e pepe.
In un tegame antiaderente riscaldare un cucchiaio di olio extravergine di oliva, versare il composto e distribuirlo uniformemente. Quando i bordi della rafanata inizieranno a staccarsi dalla padella, la frittata sarà pronta per essere girata con l’aiuto di un piatto o di un coperchio. Ultimare la cottura della rafanata e servire.