L’origine di questo frutto sembra essere “divina”. Si narra infatti, che l’uva fosse stata donata generosamente agli uomini dagli dei in segno di buon auspicio e prosperità.
Del resto, mangiare questo frutto così invitante già a partire dall’aspetto, rappresenta per molte culture nel mondo un augurio di buona fortuna.
L’arrivo dell’uva sulle nostre tavole segna la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno. Una stagione in cui una coccola, specie se è dolce, non può certamente mancare.
E l’uva nella sua semplicità ma anche estrema versatilità, è protagonista di una tradizione di dolci, perlopiù casalinghi, che uniscono l’Italia da Nord a Sud.
Ecco 5 dolci idee da realizzare partendo da questo goloso ingrediente.
La “schiaccia” con l’uva
Tipica della Toscana, in particolare delle province di Firenze e Prato, si tratta di una preparazione di origine contadina cucinata nel periodo della vendemmia.
La ricetta originale prevede l’utilizzo della varietà canaiola, ma oggi viene preparata utilizzando anche l’uva rossa.
Per prepararla in casa vi basteranno 500 gr di farina, 15 gr di lievito, 2 uova, 200 gr di zucchero, 100 ml di vino bianco, 175 ml di olio EVO, sale e naturalmente… l’uva!
La carsenta da l’ua
Oltre alla Micca Riminese, declinazione romagnola della schiaccia, in Emilia Romagna la tradizione dei dolci a base d’uva trova la sua espressione più autentica nella carsenta da l’ua, tipico dolce natalizio.
Un morbido scrigno di frolla al cui interno è racchiuso un composto a base di uva, “savor” una sorta di mostarda, frutta (principalmente mele e pere) e un ingrediente segreto, il rusco.
La ricetta, che ha origini molto antiche e rischiava di andare perduta, è stata recuperata grazie al Circolo Marescotti di Vergato, cittadina dell’Appennino Bolognese in cui la carsenta è nata.

Gli sciughetti
Sciughetti o sughetti, nelle Marche il periodo della vendemmia è strettamente legato a questa preparazione.
Al mosto, ingrediente principale, vengono aggiunti farina di mais, farina 00, zucchero e noci.
Per prima cosa si fa schiumare il mosto, si aggiunge quindi la farina gradualmente per evitare la formazione di grumi e si lascia il composto a cuocere per circa 40 minuti.
A quel punto si aggiungono le noci e dopo aver ben amalgamato, si stendono 2 cm di composto su piatti piani o vassoi per farlo raffreddare.
I bocconotti
Il nome, oltre ad indicare le loro dimensioni, ne sottolinea la golosità.
I bocconotti, tipici dell’Abruzzo, sono piccole crostatine di frolla ripiene di confettura d’uva.
Anche se la preparazione ha subito delle variazioni, la ricetta originale prevede l’utilizzo dell’olio per l’impasto e per la farcia l’aggiunta di cioccolato, mandorle, scorzetta di limone e cannella alla confettura d’uva.

I mustaccioli
Stabilirne le origini è particolarmente difficile. Ciò che è certo è che questi dolcetti, di forma romboidale, accomunano un po’ tutte le regioni del sud Italia.
Con variazioni sul nome e sulla realizzazione (in Sicilia, ad esempio, diventano “mastazzola”), i mustaccioli nascono come biscotti a base di vin cotto e vengono preparati a partire dalla ricorrenza dei morti fino al Natale.
Gli ingredienti, pur essendo molteplici, sono tutti facilmente reperibili. Farina, mandorle, zucchero, vin cotto, aromi vari e cioccolato.
La consistenza è morbida, il profumo speziato e avvolgente e il sapore davvero imbattibile.