VIAGGIO ALLA SCOPERTA DEL BEL PAESE
Perdersi tra le bellezze d’Italia, senza perdersi il meglio.
OUTDOOR CHE PASSIONE!

Melanie Chilesotti e la voglia di esplorare

Della sua passione per i viaggi, unita al trekking e alla bici, ha fatto un lavoro. Oggi, sul blog "Sentieri Liberi" condivide la sua esperienza come guida escursionistica e cicloturistica.

melanie chilesotti

Per Melanie, il viaggio ha il sapore dei ricordi. Ogni nuova tappa esplorativa la riconduce in quella zona di comfort che è fatta di infanzia e di famiglia e che, con il passare degli anni, ha incrociato la passione per il trekking ed il cicloturismo.

Così Melanie Chilesotti, giovane 25 enne italo – tedesca, ha deciso prima di trasformare la sua passione in un lavoro, diventando guida escursionistica e guida cicloturistica, e poi di condividere la sua esperienza all’interno del suo blog Sentieri Liberi.

Come ti sei avvicinata al mondo del trekking e del cicloturismo?

A parte qualche caso isolato non abbiamo praticato queste attività con la mia famiglia. Certo, sono sempre stata una bambina piuttosto “selvaggia” e abbiamo viaggiato in maniera semplice, ma non ho ricordo di lunghe camminate. Ho camminato il mio primo trekking di cinque giorni a 20 anni.

Ero in viaggio in Colombia e con alcuni amici siamo partiti alla scoperta del Parco Nazionale Naturale de los Nevados. Di ritorno in Italia, sono partita per “sistemare i pensieri” e ho percorso il Cammino di Santiago del Nord a piedi.

In Colombia avevo anche conosciuto un personaggio abbastanza bizzarro che viaggiava in bicicletta da ben 11 anni. Da lì ho cominciato a pensare che viaggiare in bicicletta fosse innanzitutto economico ed ecosostenibile. Fino al 2018 quando ho intrapreso il mio primo viaggio in bicicletta da Padova alla Sicilia e il giro dell’Isola.

Secondo te, per quale motivo il mondo dell’outdoor è sempre stato più legato agli uomini?

La mia, vuole essere solo un’opinione personale: da un lato per un’idea arcaica che vede la donna come creatura fragile adatta al ruolo di casalinga, dall’altro perché gli uomini sono effettivamente muscolarmente più forti e quindi sono più prestanti. Anche se credo che la donna sia più resistente nel lungo periodo. Sia fisicamente che soprattutto mentalmente.

Inoltre le persone hanno interessi diversi e spesso si creano dei filoni che tendono più verso un interesse maschile e altri verso un interesse femminile.

Per concludere, non credo che il mondo dell’outdoor sia attualmente più legato agli uomini. Nelle attività che organizzo io, a piedi e in bicicletta, la percentuale di donne è sempre nettamente maggiore.

Quali sono, a tuo parere, gli elementi che hanno determinato un rinnovato interesse per l’outdoor negli ultimi anni?

Non ho memoria di come fosse la situazione prima del 1995 perché non ero ancora nata. Ma credo sia andata più o meno in questo modo: c’è stato un periodo storico in cui la gente credeva che il benessere si potesse misurare soltanto attraverso l’accumulo di beni come auto, vestiti, case e tutto quello che poteva essere all’ultima moda. Negli ultimi anni c’è stata una vera e propria inversione di rotta determinata, probabilmente, da un maggiore interesse verso il turismo slow ma anche dalla necessità di cambiare stile di vita e recuperare un contatto con la natura.

Il tuo canale youtube è una sorta di serie a puntate sui tuoi viaggi. Quale credi sia il valore aggiunto di instaurare un contatto così con il pubblico?

Quando ho caricato il primo video con il tema cicloturismo, non avrei mai pensato che sarebbe stato apprezzato da numerose persone. Mi rendo conto che i video sono sia motivo di ispirazione sia un modo di viaggiare dal divano. Si crea una community di appassionati con scambi di itinerari e suggerimenti. Inoltre è un mezzo potentissimo per condividere i valori del rispetto per l’ambiente e del turismo sostenibile.

Qual è il viaggio che ricordi con più entusiasmo e perché?

Il viaggio più bello per me non è stato né in bici né a piedi. È il lungo periodo che ho trascorso in Sud America spostandomi in autobus e in autostop e conoscendo un sacco di gente. Mi hanno accolta ovunque e meravigliosamente e quel viaggio mi ha cambiata profondamente. Sono partita a 19 anni e tornata a quasi 21 con un bagaglio di esperienze incredibile. Credevo di andare in cerca di risposte e invece ho trovato ancora più domande, ma ho capito che nella vita abbiamo un’infinità di possibilità, possiamo fare una marea di cose ed è estremamente difficile sceglierne una fra tutte, ma l’importante è fare qualcosa che ci renda felici.

Se potessi scegliere solo 5 oggetti da portare in viaggio con te, quali sceglieresti e perché?

Il coltellino, un libro da leggere, uno smartphone perché posso fare foto, video e scriverci e infine, con un po’ di sdolcinatezza, anziché due oggetti porterei due caratteristiche personali: la curiosità e il sorriso portano ovunque!

Dai 3 consigli a chi vuole avvicinarsi al trekking e al cicloturismo ma non sa da dove partire

Prima cosa, un paio di scarpe comode o una bici che non cigoli troppo, esci, vai, esplora!

Seconda cosa, leggi, informati, guarda video su youtube, ma pensa anche con la tua testa!

Terza cosa, per buttare acqua al mio mulino, partecipa ad una escursione con una guida, apprezzerai ancora di più i luoghi dove stai camminando e pedalando con qualcuno che ti racconta la natura e la cultura che ti circonda. E inoltre puoi tempestare la guida di domande!

 

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