VIAGGIO ALLA SCOPERTA DEL BEL PAESE
Perdersi tra le bellezze d’Italia, senza perdersi il meglio.
IN CUCINA TRA DUE ISOLE

Mango Italiano, dalla Sardegna con amore

Marco e Fabio, giovani cuochi sardi, hanno superato i limiti della realtà isolana per raccontare con passione tutti i valori della cultura gastronomica italiana

mango italiano

Chi non ricorda Sophia Loren ballare sulle note di Mambo Italiano nella celebre pellicola di Dino Risi “Pane, amore e…”?

Con un nome che fa un po’ il verso a questo famosissimo brano, Marco e Fabio, due giovani sardi trapiantati in Inghilterra, hanno dato vita al loro progetto gastronomico “Mango Italiano”.

Nati e cresciuti in una delle isole più affascinanti d’Italia, Marco Meloni e Fabio Polloni Costa, dopo un percorso formativo ad indirizzo alberghiero, hanno mosso i loro primi passi nelle cucine dei ristoranti più rinomati della costa sarda settentrionale.

Da lì hanno proseguito il loro iter culinario a Londra, dove hanno arricchito il loro bagaglio gastronomico entrando a contatto con un’eterogeneità di culture e tradizioni.

L’ago della bussola, però, è rimasto invariato: preservare le proprie radici e condividere i valori della cucina italiana.

 

Quanto ha influito provenire da una realtà isolana nella realizzazione di un progetto all’estero?

La realtà isolana è stata un po’ una moneta a due facce. Da un lato, il senso di appartenenza e le peculiarità stesse dell’Isola ci hanno un po’ tenuti ancorati ad essa, dall’altro sono stati proprio questi confini a darci una spinta per valicarli. Diciamo che dalla nostra Isola, la Sardegna, abbiamo preso l’energia per superare questi limiti e costruire il nostro progetto.

 

Da dov’è nata l’idea di creare un progetto come Mango Italiano?

Avendo lavorato a contatto con realtà ristorative importanti e avendo raggiunto una certa maturità in cucina, ci sentivamo pronti per dar vita ad una cosa nostra. Così è nato Mango Italiano un modo per ricostruire il comfort e il lusso di un ristorante, attraverso la nostra cucina, ma a casa propria.

 

Cosa fa esattamente un personal chef?

In primis sceglie la migliore materia prima perché è dalla qualità che bisogna partire. Dopodiché, combina accuratamente gli ingredienti e bilancia al meglio i sapori per offrire al cliente un’esperienza culinaria che lo possa far sentire soddisfatto e appagato in tutti i sensi.

Nel corso della nostra esperienza come chef privati a Londra abbiamo sempre cercato di proporre ai clienti menù di alta qualità, ponendo grande attenzione a ogni singolo dettaglio.

Quali sono gli elementi della cultura enogastronomica italiana che non possono mancare nei vostri piatti?

I profumi della nostra Regione, ed in generale della Penisola Italiana. Da quello dell’olio extravergine d’oliva alle piante aromatiche, come basilico, timo, origano e maggiorana, fino ai formaggi e ai meravigliosi salumi, fiore all’occhiello del comparto agro-alimentare italiano.

 

Qual è il piatto italiano maggiormente apprezzato dai vostri clienti?

Sicuramente le paste fresche, in particolar modo i ravioli. Ma anche i dessert.  Il tiramisù, ad esempio, è quello che riscuote sempre il maggior successo.

 

Qual è la chiave che adoperate per promuovere e tutelare la tradizione gastronomica italiana all’estero?

Preserviamo la nostra cultura in ogni menù, esaltando e mantenendo i sapori della nostra infanzia, come per esempio quelli della cucina delle nostre nonne.

Quelli che proponiamo ai nostri clienti sono i prodotti tipici e tradizionali, con note di modernità che non vanno mai a disturbare il loro carattere autentico.

Un esempio tra tutti? I nostri deliziosi culurgiones!

 

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