VIAGGIO ALLA SCOPERTA DEL BEL PAESE
Perdersi tra le bellezze d’Italia, senza perdersi il meglio.
We love Umbria

Tra Infiorate e delizie, che spettacolo Spello!

Il grazioso borgo umbro si prepara alle tradizionali Infiorate, la manifestazione che ogni anno riempie di decorazioni floreali i vicoli di Spello.

Dopo una primavera decisamente sottotono, che ha portato con sé ingenti precipitazioni e altrettanti problemi, accogliamo con entusiasmo la magia annuale delle Infiorate di Spello. Il placido borgo in provincia di Perugia si tinge di mille colori e si prepara, con un tripudio di vesti variopinte, al tanto atteso weekend del 10 e 11 giugno.

Tra le mura e gli edifici che si erigono tra vicoli ciottolati, narrando inconfondibilmente la sua lunga storia – romana, longobarda, di papi e signori – tutta Spello fiorisce. Il fitto reticolo di stradine accoglie infatti da tempo immemore la manifestazione storico-religiosa dell’Infiorata, che cade nel giorno del Corpus Domini. Per circa un chilometro e mezzo le vie e le piazza si riempiono di quei tappeti e quadri fioriti che gli artigiani realizzano la notte precedente sotto gli attenti sguardi degli abitanti. Ma non finisce qui: a giugno e luglio scatta la consueta competizione “Finestre, Balconi e Vicoli fioriti” che vede sfidarsi a colpi di balconi e angoli fioriti tutti i cittadini del borgo, riconosciuto come uno dei Borghi più Belli d’Italia.

Dopo aver ammirato le rigogliose decorazioni delle Infiorate, vale la pena una visita alle 3 porte romane dell’antica cerchia muraria, ancora straordinariamente conservate: Porta Consolare con le sue tre statue funerarie, Porta Venere con le Torri di Propezio e Porta Urbica. E ancora la Villa dei Mosaici, una delle più incantevoli scoperte degli ultimi anni: 500 metri di pavimenti a mosaico abbelliscono la già maestosa villa romana che sorge in località Sant’Anna, appena fuori le mura di Spello.

 

Oltre le Infiorate: le delizie del borgo

Spello è una delle tante “città dell’olio” vanto dell’Umbria, che con i suoi olivi secolari garantisce un prodotto davvero sublime. Accanto all’oro verde, altri piccoli gioielli rendono Spello una terra da gustare non solo con gli occhi, su tutti il cece piccino, una varietà locale dal seme piccolo e liscio, famosa in tutto il mondo. I legumi sono alla base di moltissime ricette tipiche della zona, ma a determinare una netta dicotomia tra cucina contadina piuttosto povera, e una tavola regale c’è lui: sua maestà il tartufo. La varietà Nero Pregiato umbro (Tuber Melanosporum Vittadini) è la più diffusa in questa zona, ma non mancano di certo altre tipologie come il pregiatissimo tartufo bianco (Tuber bagnatum), il meno pregiato “bianchetto” (Tuber borchii), il tartufo nero invernale (Tuber brumale) e quello estivo (Tuber aestivum), detto anche “scorzone”.