Anche per quest’anno, il trend delle vacanze sembra orientarsi verso il turismo slow e di prossimità, alla scoperta di luoghi e percorsi della nostra Bella Italia spesso meno conosciuti.
In Emilia Romagna, tra le province di Bologna e Ravenna, il comprensorio turistico di Imola e Faenza propone 16 itinerari (8 da percorrere a piedi e 8 destinati alla bicicletta), di varie difficoltà, adatti a tutti, dagli sportivi esperti alle famiglie con bambini.
L’obiettivo è quello di valorizzare le peculiarità artistiche, gastronomiche e paesaggistiche di questi territori, unendoli al benessere che deriva dallo sport e dal contatto diretto con la natura.
A PIEDI
Ad Imola, nota per l’autodromo Enzo e Dino Ferrari in cui vengono disputate numerose gare tra formula 1 e moto gp, è possibile intraprendere un percorso di 5,8 km che si snoda tra le suggestive specie arboree del Parco delle Acque Minerali e il Monte Castellaccio dove sono stati rinvenuti reperti risalenti all’età preistorica, oggi conservati presso il Museo Scarabelli.
L’arte la fa da padrona lungo il sentiero botanico Luca Ghini a Casalfiumanese. Qui, è possibile ammirare la bellezza dell’ottocentesca Villa Manusardi (immersa in un grande parco) e la Chiesa Romanica di Riviera edificata intorno al XIV sec. Il percorso è lungo circa 8 km.
Borgo Tossignano è la meta ideale per famiglie e piccoli gruppi, grazie alle escursioni guidate della durata di una o mezza giornata alla scoperta del Parco della Vena del Gesso Romagnola. Lungo il percorso, della lunghezza di 5,2 km è possibile visitare anche il cinquecentesco Palazzo Patronale al cui interno si trova il Centro Visite “I Gessi e il Fiume”.
I ghiotti di castagne troveranno particolarmente interessante l’itinerario che corre lungo il borgo di Castel del Rio. Oltre gli incantevoli boschi, dove da oltre 500 anni viene coltivato il Marrone di Castel del Rio IGP, la cittadina ospita un Museo dedicato interamente alla castagna ed uno alla Linea Gotica.
Questo territorio si contraddistingue per la presenza di numerose torri, tra queste la Torre del Marino è la tappa di arrivo di un percorso di 5,4 km con partenza da Villa Vezzano. Un luogo suggestivo che unisce la bellezza architettonica alle eccellenze enogastronomiche del territorio.
E a proposito di eccellenze enogastronomiche, esistono altri due percorsi che le celebrano a dovere.
Il primo è quello relativo alla Torre di Oriolo, una costruzione davvero singolare con pianta esagonale a due angoli retti. Raggiungibile tramite il Sentiero dell’Amore, la Torre di Oriolo è circondata da numerosi agriturismi presso i quali è possibile non solo degustare i vini tipici ma anche cimentarsi nella preparazione della sfoglia e della piadina. La lunghezza del percorso è di 4,8 km.
Altro goloso sentiero è quello dell’Olio nella sua “capitale” romagnola, Brisighella.
Oltre ad essere uno dei Borghi più Belli d’Italia per le sue meraviglie architettoniche, dalla Torre dell’Orologio alla Via degli Asini, Brisighella è famosa per il suo pregiatissimo olio. La Pieve di San Giovanni in Ottavo, ad esempio, di origine romanica, conserva nella cripta un frantoio risalente all’ epoca romana, così come la cultivar da cui viene prodotto l’olio, insignito della DOP nel 1996. Gastronomia, storia e architettura caratterizzano questo sentiero di 7,6 km.
Per concludere i percorsi a piedi, vi consigliamo il Sentiero degli Abissi nel Parco della Vena del Gesso Romagnola. Oltre ad interessanti caratteristiche di tipo geologico, il Parco ospita, grazie al suo microclima particolare, numerose specie di flora e fauna. Imperdibile è la Lapis Specularis di Ca’ Toresina, risalente all’epoca romana. Il percorso è lungo circa 3 km.
IN BICI
Non solo percorsi a piedi, Imola è tappa di partenza di due itinerari bike. Il primo dal Parco delle Acque Naturali, attraversa il centro storico della città passando per la Rocca Sforzesca e la Cattedrale di San Cassiano fino al Canale dei Molini opera risalente all’epoca romana, adibita all’azionamento dei mulini e all’irrigazione.
Un percorso di 14 km, percorribile in 1h 30
Il secondo itinerario, con partenza da Imola, conduce a Dozza una galleria d’arte a cielo aperto. I muri di questo piccolo borgo sono infatti adornati da vere e proprie opere d’arte, residuo delle varie Biennali del Muro Dipinto. Ad arricchire il quadro, concorrono la Rocca e l’Enoteca Regionale dell’Emilia Romagna in un percorso di 19,8 km, all’insegna dell’arte e del gusto.
Si procede con un terzo itinerario che ha come tappa di arrivo Castel San Pietro Terme, meta slow per eccellenza. Un tempo prestigiosa stazione termale, Castel San Pietro è naturalmente vocata agli sport outdoor dal golf alle escursioni trekking e, naturalmente, in bici. 16,3 km da percorrere con lentezza lungo la Valle del Sillaro.
Tra ulivi e frutteti si arriva in un’altra suggestiva vallata, quella del Santerno dove è possibile intraprendere un percorso di 15,7 km all’interno del Parco della Vena del Gesso. Qui il panorama è davvero imperdibile. La Riva di San Biagio, ad esempio è uno scorcio unico nel suo genere.
Arte e vigneti sono i protagonisti del quarto itinerario che conduce a Faenza, patria della ceramica. Oltre al Museo Internazionale, dedicato al prezioso materiale in cui sono anche custodite opere di Chagall e Picasso, la città è caratterizzata da un centro storico davvero elegante (basti pensare a Piazza del Popolo e Palazzo Milzetti) e da numerose botteghe in cui è possibile acquistare souvenir d’autore. Il percorso è lungo circa 34 km.
Il percorso a piedi tra i colli di Brisighella, patria dell’olio, è fattibile anche in sella alla propria bici. In 19 km è possibile scoprire i monumenti più interessanti e la natura incontaminata che contraddistingue questo borgo.
Con il suo elegante stile liberty, Riolo Terme è la meta del settimo itinerario proposto. Oltre ad essere una rinomata stazione termale, Riolo ospita il Museo del Paesaggio dell’Appennino Faentino ed è una terrazza naturale sulla Valle del Senio. L’itinerario è lungo circa 25 km.
Proposta finale è Casola Valsenio. Il percorso lungo 12,5 km è una vera e propria passeggiata nei luoghi cari allo scrittore faentino Alfredo Oriani, considerato anche padre del cicloturismo.
Nella Casa Museo Cardello, a lui dedicata, è infatti custodita la bici con la quale percorse il viaggio di un mese tra Romagna e Toscana documentato nel romanzo “La bicicletta”. Casola, inoltre, ospita il meraviglioso Giardino delle Erbe “Augusto Rinaldi Cerioni” dove sono coltivate oltre 500 varietà di erbe officinali.
Il Giardino è sede di numerosi workshop relativi alla lavorazione e trasformazione delle erbe in oli essenziali, distillati e tisane.
Infine, per i palati più golosi, è doverosa una sosta in uno dei tanti ristoranti di Casola, dove poter gustare la buona e autentica cucina locale.