Una fitta rete di sentieri, da percorrere a piedi o in bicicletta, rende il Parco regionale del Corno alle Scale una meta davvero affascinante per tutti coloro che amano le attività outdoor. Questo circuito del benessere vanta spettacolari escursioni di varia difficoltà. Impossibili da menzionare tutte, abbiamo qui tracciato le nostre mete preferite, suddividendole per grado di impegno. In questo caso, ciò che vi servirà per partire all’avventura saranno solo le vostre gambe!
Madonna dell’Acero e le cascate del Dardagna
Due itinerari, entrambi con partenza dal Santuario di Madonna dell’Acero, raggiungibile in auto o con i mezzi pubblici. Alle spalle dell’edificio sacro, troverete l’imbocco del comodo e largo sentiero CAI 331. Questa prima parte di itinerario è adatta a tutti, inclusi i piccoli amanti della natura, in quanto non presenta dislivelli importanti; si può percorrere anche in bicicletta senza alcuna difficoltà. In un’ora e mezza di camminata approssimativamente, giungerete al primo dei 7 balzi del torrente Dardagna.
Da questo punto, potete percorrere lo stesso cammino per fare ritorno al Santuario, oppure proseguire l’ascesa verso il Corno alle Scale attraverso il sentiero CAI 333.
Qui la difficoltà aumenta un po’, ma lo spettacolo ripaga di tutte le fatiche! In un bosco di aceri e faggi, affiancherete il dirompente Dardagna, godendo di tutte le sue cascate, fino alla più piccola. Con un occhio allenato e un pizzico di fortuna, potrete incontrare anche gli abitanti di questo fragoroso torrente: la rana temporaria e la salamandra pezzata, prezioso indicatore biologico della purezza delle acque.
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Proseguiamo o ci fermiamo? Prossima tappa: il laghetto del Cavone, che dista a piedi circa altre 2 ore, per un totale di 5,2 km dal punto di partenza. Dopo l’ultima cascata del Dardagna, a sinistra troverete le indicazioni che segnano l’imbocco del sentiero CAI 337. Una volta giunti al piccolo lago, si potrà fare ritorno a Madonna dell’Acero tramite la strada provinciale asfaltata.
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Il Lago Scaffaiolo
Iniziamo da un itinerario semplice, che richiede un’ora di camminata e circa 30 minuti di seggiovia per raggiungere la cima del Corno. Si parte dunque dal laghetto del Cavone, comodamente raggiungibile in auto o con i mezzi pubblici. Da qui, potete usufruire della seggiovia, aperta per i camminatori durante tutto il periodo estivo. Una volta arrivati sulla cima del Corno alle Scale, dove svetta la famosa croce, proseguite con il sentiero CAI 129 verso il passo dello Strofinatoio, quindi in direzione Lago Scaffaiolo, tramite un sentiero di crinale poco impegnativo e molto panoramico, il sentiero CAI 00. Dallo Scaffaiolo, potete tornare al Cavone tramite il sentiero CAI 329, che attraversa ampie distese di mirtilli.

Il secondo itinerario, di media difficoltà, richiede circa 2,5h di camminata per raggiungere il lago. Partendo dal laghetto del Cavone, imboccate il sentiero CAI 335 per raggiungere la Valle del Silenzio, quindi percorrete il sentiero 335a, che porta al passo della Porticciola, continuando fino al lago Scaffaiolo, oppure raggiungendo prima la croce del Corno e poi proseguendo il cammino verso il lago Scaffaiolo (sentiero 335 + 129 + 00). Il ritorno al Cavone avviene sempre tramite il sentiero CAI 329.
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L’ultimo sentiero che conduce al Lago Scaffaiolo è adatto ad escursionisti esperti e richiede circa 3,5h di camminata per raggiungere la destinazione. Una volta giunti alla Valle del Silenzio, come per il secondo itinerario, proseguite verso il Passo del Vallone con il sentiero CAI 335. Questo sentiero decisamente impegnativo, ma spettacolare, percorre i famosi Balzi dell’Ora, una serie di grossi massi che compongono una parte del crinale del Corno alle Scale. Dal crinale, la vista è mozzafiato: a sinistra vi troverete sovrastati dal monte La Nuda, mentre alla destra la parete rocciosa del Corno alle Scale vi lascerà a bocca aperta. Per salire dovrete imboccare il sentiero CAI 129, proseguendo fino alla croce. Una volta giunti alla croce, potrete imboccare i sentieri CAI 129 + 00 + 329 per raggiungere il Lago Scaffaiolo e fare ritorno al Cavone.
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