VIAGGIO ALLA SCOPERTA DEL BEL PAESE
Perdersi tra le bellezze d’Italia, senza perdersi il meglio.
APPUNTAMENTI IN MONTAGNA

I Suoni delle Dolomiti, musica in quota

Un festival outdoor che può diventare un'ottima occasione per scoprire anche le meraviglie gastronomiche delle Dolomiti.

suoni delle dolomiti

Un gruppo montuoso ricco di colori e panorami ancora fin troppo sconosciuti, dove il silenzio viene interrotto una volta all’anno dalla magia della musica con “I Suoni delle Dolomiti”.
Le Dolomiti del Trentino, inserite tra i Patrimoni naturali dell’umanità UNESCO dal 2009, ospitano infatti da ben 26 anni un festival unico, in cui l’arte è vissuta a stretto contatto con la montagna. Fino al 24 settembre, si potrà salire in quota per ascoltare il meglio della musica internazionale in location mozzafiato, raggiungibili a piedi in autonomia, o con escursioni guidate.

 

Eventi sostenibili, da raggiungere a piedi

i-suoni-delle-dolomitiQuest’anno più che mai, gli eventi in cartellone si propongono di essere ancora più sostenibili e rispettosi dell’ambiente, complice l’allestimento di numerosi “palchi naturali” all’aperto, e si chiuderanno con l’esibizione delle 12 di Niccolò Fabi in località Rifugio Micheluzzi (Val di Fassa). Come annunciato dagli organizzatori stessi, la volontà di proporre concerti e appuntamenti in forma gratuita è un modo per stimolare la scoperta di questo territorio alpino e di farlo in maniera slow, attraverso sentieri e panorami che conducono a location sempre inedite. Tra le iniziative di in perfetta sintonia con questa filosofia, il Trekking Suoni delle Dolomiti ha sempre riscosso ampio successo. Quest’anno il trekking si svolgerà dal 18 al 20 settembre assieme a Neri Marcorè, Mario Brunello, Gabriele Mirabassi e Domenico Mariorenzi: 3 giorni in cammino fra le pareti delle Pale di San Martino, ovviamente accompagnati da attente guide alpine, fino a raggiungere la location in cui si svolgerà il concerto delle 12.

 

Dolomiti trentine, musica anche per il palato!

Se avete la fortuna di trovarvi nei pressi delle Dolomiti trentine durante questa splendida kermesse, ovviamente non può mancare una gustosa escursione alla scoperta della sua ricca tradizione culinaria, frutto delle influenze italiane, tedesche e austriache.
speckPer aprire le danze, un tagliere di formaggi e speck da gustare con del croccante schüttelbrot, cui far seguire un piatto di canederli, dei gustosi gnocchi a base di pane, erbe aromatiche e speck, serviti in brodo oppure asciutti, ad esempio con una fonduta di Puzzone di Moena DOP (in ladino, “Spretz tzaorì”). Il celebre formaggio verrà quest’anno celebrato dal 17 al 19 settembre a Moena durante il consueto Festival del Puzzone DOP.
Per degustare e acquistare questo e tanti altri meravigliosi formaggi trentini, non privatevi di una sosta al rinnovato Caseificio Sociale di Predazzo e Moena; se invece volete meritarvelo, tale assaggio, sappiate che innumerevoli malghe, come l’Agritur Malga Venegia, offrono la possibilità di assaggiare e comprare i formaggi. In questo caso, la si raggiunge in circa 1 ora di facile cammino da Pian dei Casoni. I luoghi e le iniziative dedicate alle locali eccellenze casearie sono tante, potete farvi un’idea sul sito della Strada dei Formaggi delle Dolomiti.

 

I secondi piatti e i dolci della tradizione

Per placare una fame particolarmente importante, la polenta è perfetta. Ne esistono molte varianti, a seconda della zona, ma se vi trovate sulle Dolomiti state certi che verrà sontuosamente accompagnata da ottima carne, soprattutto di selvaggina. Poco conosciuto, ma davvero squisito è poi il gulash alla trentina, simile a uno spezzatino di carne di manzo e patate, che viene servito – ça va sans dire – con la polenta.
strudelPer concludere in dolcezza la passeggiata tra i sapori del Trentino, vi rammentiamo di ordinare senza indugio una generosa fetta di strudel, forse il più noto tra i dolci di questa zona. Sempre a base di mele, l’impronunciabile per i più apfelschmarren, la frittata dolce di mele tipica delle malghe, e ancora l’altrettanto ostico – ma solo nel nome – kaiserschmarren, una sorta di crêpe tagliata a pezzi e cosparsa di zucchero a velo, confettura di mele, mirtilli, ribes, oppure uvetta e pinoli. Non abbiamo citato tutte le prelibatezze della zona, ne siamo certi, ma i più curiosi non se ne lasceranno sfuggire nemmeno una, e di questo siamo altrettanto sicuri!