Lungo le sponde del fiume Savio, lì dove la Romagna cede il passo alla Toscana, sorge il borgo millenario di Bagno di Romagna. Un piccolo gioiello incastonato tra gli Appennini, il cui territorio, compreso tra il Parco delle Foreste Casentinesi, il Monte Falterona e Campigna, si sviluppa tra percorsi di rara bellezza naturalistica e artistica.
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Un po’ di storia
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Il patrimonio delle acque termali
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Il trionfo della natura
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W la gastronomia di montagna!
Un po’ di storia
Borgo di 6000 abitanti, Bagno di Romagna è un esempio di comune diffuso insieme alle cittadine limitrofe di San Piero in Bagno (sede comunale), Selvapiana, Acquapartita, Poggio alla Lastra e Ridracoli.
Andando indietro col tempo, le sue radici vanno rintracciate nell’età del bronzo, epoca di cui si conservano testimonianze nelle zone di Rio Salso, San Silvestro e Selvapiana, anche se è con l’insediamento da parte dei Romani che il borgo vive una fase di estrema prosperità. Sotto la dominazione romana, infatti, la popolazione aumentò notevolmente, vennero migliorati ed incrementati i sistemi di comunicazione e fu creato il primo balneum (terme private), attorno al quale si sviluppò il centro abitato di Bagno. Celebrate da Marziale nei suoi Epigrammi, le acque termali rappresentavano già allora uno dei tratti distintivi dell’Alto Savio.
Dopo secoli di decadenza, sotto i conti Guidi il borgo tornò ad avere il suo antico prestigio con la realizzazione di castelli e di opere pubbliche, come la cinta muraria ed il mercato, che col passare del tempo si evolverà nella cittadina di San Piero in Bagno.
Successivamente, sotto il dominio dei Medici il borgo diventa “Capitanato della Val di Bagno” di cui è testimonianza il Palazzo del Capitano, oggi sede degli Uffici dello IAT e del Centro Visita del Parco delle Foreste Casentinesi. È durante questo periodo che Bagno di Romagna si afferma come centro termale, diventando meta privilegiata di artisti illustri da Lorenzo il Magnifico a Benvenuto Cellini, che vi si recavano per “passare le acque” e godere dei loro preziosi benefici.
Il patrimonio delle acque termali
Le acque termali di Bagno di Romagna, secondo i geologi derivano dalle piogge che cadono nella zona dei Mandrioli dopo essere penetrate nel sottosuolo sprigionando, grazie al calore accumulato, sostanze naturali benefiche.
Anche se ad oggi le terme rappresentano una delle principali attrattive di Bagno di Romagna, primo comune termale in Romagna e secondo a livello regionale, l’offerta turistica estremamente ricca e variegata la rende una meta adatta ad ogni tipologia di turista.
Dalla valorizzazione del patrimonio culturale all’attenzione per l’ambiente, dall’enogastronomia alla qualità della ricettività e della ristorazione Bagno di Romagna, bandiera arancione del Touring Club Italiano dal 2005, è una delle località più apprezzate della Romagna. Qui, natura e cultura millenaria si intrecciano per regalare ai viaggiatori tesori di inestimabile bellezza da scoprire e assaporare lentamente.
Su Piazza Ricasoli, piazza principale e salotto del borgo, si affacciano edifici di notevole valore storico: dalla Basilica di Santa Maria Assunta a Palazzo Biozzi, oggi sede del Grand Hotel Ròseo Terme.
Ma basta allontanarsi dal cuore della cittadina, per respirare a pieni polmoni il lato “green” che fa da cornice a Bagno di Romagna.
Il trionfo della natura
Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, con al suo interno la Riserva Integrale di Sasso Fratino, rappresenta l’ambiente ideale per vivere un’esperienza outdoor a stretto contatto con la natura, in tutte le stagioni. Foreste, laghi, torrenti e vallate, percorribili a piedi, in bici o con le ciaspole durante la stagione invernale e ottimizzati in termini di accessibilità, caratterizzano questo territorio che si estende per ben 35.370 ettari tra le province di Forlì-Cesena, Arezzo e Firenze. Luoghi il cui unico suono è quello dell’ambiente circostante, come nel caso della Foresta della Lama , raggiungibile unicamente a piedi o in mountain bike, o anche della Valle di Pietrapazza, esempio di antica antropizzazione abitato oggi unicamente dalle specie animali dell’Appennino.
Un’aura di misticismo avvolge Bagno di Romagna dove, in epoca medievale, transitava una via peregrinorum che i viandanti percorrevano per raggiungere Roma sui passi del monaco Alberto di Stade. Oggi è possibile ripercorrere quella stessa via, conosciuta come Via Romea Germanica, che insieme alla Mulattiera di Passo Serra, a quella per il Santuario di Corzano e al Cammino di San Vicino disegna un itinerario di spiritualità.
Non mancano però attività destinate ai più piccoli!
Il Sentiero degli Gnomi, percorso lungo poco più di 2 km, è l’occasione per educare i bambini al contatto con la natura e al rispetto verso essa. Superato il fiume Savio, ci si trova immersi in un’atmosfera fiabesca e giocosa fatta di casette in legno, cartelli colorati e naturalmente in compagnia dello gnomo Savio.
W la gastronomia di montagna!
Bagno di Romagna è anche terra di sapori. La ricchezza di materie prime come i funghi porcini, le castagne del Comero, il miele d’acacia, la mora selvatica e la grande varietà di erbe spontanee, unita alla fusione armonica tra la tradizione enogastronomica romagnola e quella toscana, consente la realizzazione di piatti unici nel gusto e nel legame col territorio. È il caso dei basotti, tagliolini all’uovo cotti nel brodo ottenuto dalle ossa del maiale o ancora dei tortelli sulla lastra, la cui storia si intreccia con la tradizione popolare della cucina povera e di campagna. Come non citare infine il raviggiolo, gustoso formaggio fresco, ottenuto dal latte crudo, nonché presidio Slow Food e prodotto tipico dell’Appennino, la cui storia risale addirittura al 1515, data in cui il Magistrato Comunitativo della terra di Bibbiena ne fece dono a papa Leone X.
Un ricco calendario di eventi completa l’offerta turistica di Bagno di Romagna. Dalla Gran Fondo del Capitano, manifestazione ciclistica che attraversa i meravigliosi territori appenninici partendo da Bagno di Romagna alla Tradizione della Pasquella, nel corso della quale, la sera tra il 5 e il 6 gennaio, musicanti e cantori intonano un canto di augurio e prosperità per il nuovo anno. Visitare Bagno di Romagna significa concedersi un’esperienza all’insegna del viver lento in cui al benessere di corpo e spirito, si uniscono la bellezza della natura, la ricchezza dell’arte e la convivialità della Romagna.