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dishes of the countryside

“Farecchiata di roveja”, an ancient Umbrian polenta

Like corn polenta, "farecchiata" made from this ancient legume is a rustic and particularly satisfying dish, perfect for cooler days.

farecchiata di roveja

Si prepara con la roveja, un pisello selvatico coltivato nel Parco dei Monti Sibillini: la farecchiata di roveja è un primo piatto della tradizione povera delle campagne tra Umbria e Marche di una bontà inaspettata!

Da questo antico legume importato in Europa dal Medio Oriente, detto anche “pisello dei campi”, “rubiglio” o “corbello”, macinato a pietra, si ricava una farina (la farecchiata, per l’appunto) con cui preparare polenta o gnocchi dal gusto intenso e rustico; se usato intero, invece, questo antico legume viene usato in cucina per creare favolose zuppe, crostini, hummus.

Purtroppo la roveja resta una prerogativa dell’Italia centrale, coltivata da agricoltori che vogliono diversificare e riscoprire le tradizioni più antiche. Vediamo quindi come preparare la farecchiata di roveja da assaporare rigorosamente calda.

 

Ingredienti per 5 persone

400 gr farina di roveja
2 l acqua salata
5 filetti d’acciuga sott’olio, oppure guanciale per la versione che abbiamo provato all’Osteria del Vettore
2 spicchi aglio
olio EVO q.b.

 

 

Preparazione della farecchiata di roveja

Portare a bollore una pentola di acqua salata, dove tuffare a pioggia, una volta che inizia il bollore, la polenta. Ora inizia un lavoro di grande pazienza, visto che la farecchiata di roveja necessita di essere mescolata di continuo, prima energicamente con una frusta energicamente con una frusta per evitare che si formino grumi e, una volta parzialmente addensata, con un cucchiaio di legno, mantenendo il fuoco sempre dolce per circa 20-25 minuti.

Nel frattempo mettere sul fuoco una padella antiaderente con un giro di olio dove far imbiondire l’aglio tagliato a metà. Togliere l’aglio e mettere a sciogliere i filetti di acciuga; se lo preferite, al posto delle alici si può usare del guanciale da rendere croccante al forno, oppure in padella, come ci hanno servito all’Osteria del Vettore di Castelluccio di Norcia.

Versare la polenta nei piatti piani e condire con l’olio e le alici, aggiungendo un filetto arrotolato al centro di ogni piatto.