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L’erbazzone is close to reach the excellences of Emilia Romagna

Another product of the Emilian tradition, theerbazzone, is preparing to become part of the basket of PDO and PGI of Emilia-Romagna, now at 44.

Erbazzone reggiano

Una notizia fresca come il suo protagonista, l’erbazzone, tradizionale preparazione di Reggio Emilia a base di erbette racchiuse in uno scrigno di pasta matta. Dopo il recente riconoscimento De.Co. (Denominazione comunale di origine) per il cappelletto, a fine dicembre è diventato ufficiale: l’Amministrazione ha deciso di sostenere il percorso di certificazione europea Igp per l’erbazzone reggiano, un altro prodotto della tavola tipicamente locale, parte dell’identità culturale del territorio.

Si è così avviato l’iter per il riconoscimento e, con questo passo fortemente voluto dal gruppo di produttori raccolti nell’associazione promotrice, si riconferma l’impegno del Comune di Reggio per la promozione e valorizzazione delle tipicità enogastronomiche locali, quali elementi strategici in chiave turistica, identitaria e commerciale.

L’avvio del processo di registrazione della Igp Erbazzone reggiano è una grande opportunità per la provincia di Reggio Emilia – ha sottolineato Alessio Mammi, Assessore all’Agricoltura, Agroalimentare, Caccia e Pesca – Regione Emilia Romagna “ed è la notizia che attendevamo per aggiungere un nuovo prodotto al lungo elenco delle eccellenze dell’Emilia-Romagna, veri tesori che vantano grande qualità e sicurezza alimentare”.

Il disciplinare servirà anche a definire i requisiti produttivi e gli aspetti che qualificano il legame con la zona di origine, oltre che a preservare nella memoria collettiva futura un piatto della tradizione intrinsecamente legato al territorio. Di origine medievale e chiaramente contadina, la preparazione dell’erbazzone, come il nome suggerisce, conta su ingredienti poveri, tipici della campagna reggiana e a disposizione di tutti i contadini: uova, farina, strutto, erbette di campo, cipolla, formaggio.  

Conclude Mammi: “Un passaggio importante per dare il giusto riconoscimento a un prodotto che proviene dalla tradizione alimentare delle famiglie e da una storia gastronomica e culturale di un intero territorio, sempre più diffuso e conosciuto anche in altre zone grazie alla sua bontà e qualità, determinate principalmente, come nel caso di tutte le 44 Dop e Igp emiliano-romagnole già riconosciute, dal luogo di origine e dall’abilità dei nostri produttori.”

 

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