L’edicola ha sempre avuto un’identità molto forte e per lungo tempo ha rappresentato un punto di riferimento nella vita di quartiere.
L’odore della carta fresca stampata, il caleidoscopio ipnotico dei colori delle riviste e poi figurine, caramelle, fumetti ma anche biglietti del tram sono stati, negli anni, gli elementi caratteristici di questo luogo di incontro e socialità.
Il dominio quasi totale della stampa digitale e l’emergenza sanitaria ancora in corso, hanno gradualmente portato alla chiusura di molte edicole. Fortunatamente, però, per altrettante (un totale di 50 circa) c’è ancora una speranza di rinascita.
Con questo obiettivo, lo scorso dicembre, il gruppo MilanoCard ha dato vita a “Quotidiana” un progetto nato per salvare le edicole trasformandole in piccoli market di prossimità.
Nei mesi della Milano colpita e ferita – spiega Edoardo Filippo Scarpellini, amministratore delegato del Gruppo MilanoCard – abbiamo sentito il dovere di investire nel suo futuro. Lo abbiamo voluto fare partendo da un asset fondamentale della città, un suo elemento storico e culturale identificativo quali sono le edicole. Immaginando un nuovo modo per farle tornare centrali nella vita dei cittadini e dei quartieri sia sotto l’aspetto di servizio reso sia di elemento architettonico centrale nell’arredo urbano. Ma lo abbiamo fatto anche con un occhio al grande pragmatismo solidale di Milano che coniuga sempre crescita a solidarietà, andando a ricercare la collaborazione di due importanti realtà del terzo settore per far sì che questa rinascita delle edicole significasse anche nuova opportunità di lavoro per molte persone».
Un progetto d’oltralpe
Il progetto ideato a Parigi da Charles Edouard Vincent nel 2016 e diffusa nel IV arrondisement con il nome di “Lulu dans ma rue” ha trovato terreno fertile in Italia.
A fare da apripista a “Quotidiana” è stata un’edicola tra via Bocconi e viale Bligny a Milano, ma entro la primavera le edicole coinvolte arriveranno a 12, fino ad un totale di 50 con l’auspicio che il progetto possa essere avviato anche in altre città italiane.
Non solo riviste quindi ma anche beni di prima necessità, dal food alla cura della persona fino all’ampia rete di servizi di vicinato, l’idea è quella di ricreare l’esperienza di acquisto dei supermercati all’interno delle edicole.
Il progetto, che si pone in antitesi al settore Gdo, attraverso la riduzione delle superfici, l’ottimizzazione delle referenze, la maggiore vicinanza e la capillarità, punta molto sul cibo con una proposta di oltre 300 referenze alimentari provenienti da produttori attenti ai valori dell’italianità.
Grande importanza è riservata infine al tema della sostenibilità. Dal packaging riciclabile all’inserimento di punti di ricarica elettrica per bici e monopattini, le edicole diventano dei veri e propri poli a tutela dell’ambiente.