Continuiamo il nostro viaggio alla ricerca delle tradizioni artigianali rimaste intatte e gelosamente custodite tra i vicoli dei borghi, questa volta del centro Italia.
Dopo aver affrontato un mini tour alla ricerca dell’artigianato locale nel nord Italia, toccando 3 bellissimi borghi, ci spingiamo verso l’Umbria e il Molise.
Un tour nel Medioevo in Umbria
Conosciuto in Italia e all’estero per la produzione di ceramiche artistiche, Deruta è un grazioso paese dell’Umbria inserito tra I Borghi più belli d’Italia, che si erge su una collina affacciata sulla piana del Tevere. Amanti delle maioliche, questo è il luogo di cui vi innamorerete: le botteghe artigiane sapranno deliziarvi con le loro ceramiche artistiche, mentre i piatti derutesi si occuperanno egregiamente del vostro palato. Per iniziare, un piatto di tagliatelle con le interiori d’oca o degli gli umbricelli al coccio spalancheranno le porte del gusto alla tipica porchetta al finocchio. Una visita al Museo Regionale della Ceramica, poi, completerà la vostra giornata dedicata all’artigianato. Qui sono conservate oltre 6.000 opere e più di 1.500 volumi sull’argomento.
Restando in provincia di Perugia, non si può non menzionare quando si parla di artigianato il ridente borgo di Bevagna. Situato tra Assisi e Spoleto, questo è il fulcro degli antichi mestieri medievali. Oggi, i turisti possono partecipare a laboratori per produrre piccoli manufatti medievali e vedere con i propri occhi gli antichi metodi di lavorazione artigianale. Dalla cartiera al setificio, passando per la cereria e lo zecchiere, recarsi a Bevagna significa compiere un vero e proprio tour nel Medioevo.
A Frosolone, per scoprire una perla del Molise
“Pietre parlanti e ferri taglienti”, così viene definito Frosolone da I Borghi più belli d’Italia. Questo piccolo centro del Molise, arroccato sull’Appennino centrale, è infatti molto noto nel settore artigianale della produzione di forbici e coltelli fin dal tempo del Regno di Napoli, ma l’arte della forgiatura è cosa ben più antica. Ancora oggi un gran numero di imprese si dedica attivamente alla lavorazione dell’acciaio, conservando una tradizione secolare che, però, ha saputo di certo innovarsi. Anche qui, un museo si occupa di conservare nella memoria storica questa antica arte: al Museo dei Ferri Taglienti troverete infatti centinaia di oggetti di valore storico, mentre durante il mese di agosto la Mostra Mercato dei Coltelli e delle Forbici anima i vicoli del centro storico.
E se anche la vostra fame è affilata come lame, un buon modo per placarla è affondare i denti in un granuloso e saporitissimo pezzo di caciocavallo podolico, l’oro del Molise, meglio se accompagnato da una “pizza di grandinie”, ovvero di granoturco. Chiaramente ciò non è altro che il preludio al pasto, uno spezzafame dalle note intense di latte e fieno, mettiamola così. I pezzi forte della cucina frosolonese vantano una tempra ancora maggiore, attingendo alla tradizione contadina e pastorale. Le “sagne e fagioli”, ovvero la pasta e fagioli molisana, con una buona dose di peperoncino e un ricco soffritto alla base, sono certamente un grande primo piatto della tradizione locale, cui far seguire una sostanziosa tiella di patate e pomodori o una polentina coi cicori.